Graniti “capitale” sicula del "Carroccio": il sindaco Lo Giudice bacchetta i mass media -
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Graniti “capitale” sicula del “Carroccio”: il sindaco Lo Giudice bacchetta i mass media

Graniti “capitale” sicula del “Carroccio”: il sindaco Lo Giudice bacchetta i mass media

Diverse emittenti televisive nazionali hanno ironizzato sul successo riscosso dalla lista “Noi con Salvini” nel piccolo centro dell’Alcantara, “feudo” dell’onorevole Carmelo Lo Monte che ha fatto da traino al partito leghista alle recenti elezioni politiche. Ma il primo cittadino difende la propria comunità da certe “prese in giro”

Carmelo Lo Monte chiama e Graniti risponde. Avviene così da oltre vent’anni nel paesino della Valle dell’Alcantara che ha dato i natali all’“immarcescibile” politico (ex vicepresidente della Regione Siciliana) riapprodato nei giorni scorsi nelle aule parlamentari essendo stato eletto alla Camera dei Deputati nella lista “Noi con Salvini”.

Stavolta, però, questa sua ennesima elezione ha suscitato l’ilarità dei mass media in quanto il 37,25% di consensi tributati alla sua lista dal paese natio ha meritato a Graniti il primato di Comune siciliano “più leghista-nordista”.

In questi giorni, dunque, diverse emittenti televisive nazionali hanno dedicato servizi giornalistici dall’evidente sapore satirico a quanto verificatosi nel piccolo centro alcantariano, improvvisamente balzato agli onori della cronaca per il “curioso” dato elettorale, comunque dimostrazione lampante di come, oggi come oggi, in politica non contino tanto gli ideali ed i partiti, bensì l’“appeal” esercitato personalmente dai singoli candidati, e nel caso di specie da un concittadino illustre e “potente” come il “sempiterno” onorevole Lo Monte.

In quanto sindaco di Graniti, sulla singolare vicenda si è ritenuto in dovere di dire la sua Paolino Lo Giudice.

«L’attenzione mediatica riservata in questi ultimi giorni al nostro Comune – dichiara il primo cittadino granitese – mi sorprende ed allo stesso tempo mi fa pensare che avremmo potuto mostrare il meglio del nostro paese se ce ne avessero data la possibilità. Ed invece, con tutta una serie di superficiali interviste per strada e nei bar, è stata messa in cattiva luce la nostra comunità facendo intendere che il consistente voto locale alla Lega sarebbe frutto di una cultura e di un senso civico medio-bassi.

«Quando si parla del partito di Salvini il discorso scivola automaticamente sulla non accettazione degli extracomunitari, che a Graniti sono stati invece sempre accolti affettuosamente, sino ad integrarsi perfettamente nella nostra comunità. Da sottolineare, peraltro, che Graniti ha prestato al mondo centinaia di emigranti, i quali sono riusciti ad essere accettati e ad affermarsi in ogni campo, in alcuni casi dando lustro al nostro paese ed all’Italia intera.

«Graniti, dunque, non è il paese dei “razzisti” e degli “ignoranti”, ma un paese come tanti che vede la politica “lontana” e che si affida ai politici figli di questa terra, come l’On. Carmelo Lo Monte alla cui lista la nostra comunità ha legittimamente e direi giustamente indirizzato oltre il 37% dei consensi (da evidenziare, peraltro, che il restante 63% degli elettori granitesi non ha votato per la Lega).

«A Graniti – conclude il sindaco Paolino Lo Giudice – le telecamere ed i giornalisti saranno sempre ben graditi, purché raccontino la nostra comunità per quello che effettivamente essa è, senza speculazioni e senza sensazionalismi dettati dalla “bramosia” di audience».

L’On. Lo Monte, dal canto suo, guarda oltre e preannuncia di voler capitalizzare il successo leghista in favore della sua terra. Come si legge in una nota da lui diramata qualche giorno fa, «la situazione economica e sociale della nostra isola ha raggiunto un livello limite di gravità, anche e soprattutto a causa della divisione dei parlamentari che avrebbero dovuto rappresentare gli interessi di questa regione. Adesso, dunque, i siciliani neo eletti dobbiamo assumere l’impegno di superare queste divisioni per rivendicare nel nuovo Parlamento la difesa di tutti i diritti della Sicilia, fino ad oggi ignorati, e l’attuazione integrale dello Statuto Siciliano. A tutti i colleghi eletti nell’isola in qualsivoglia schieramento propongo pertanto di aderire ad un intergruppo parlamentare siciliano che dovrà elaborare un programma comune da presentare in modo unitario a nome della Sicilia a qualsiasi compagine o alleanza assumerà il governo del Paese».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: da sinistra Carmelo Lo Monte, Matteo Salvini ed il sindaco Paolino Lo Giudice

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