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A.M.I.R.A. Sicilia Orientale: i primi cento giorni di Alfio Cantarella

A.M.I.R.A. Sicilia Orientale: i primi cento giorni di Alfio Cantarella

Il nuovo fiduciario della sezione dell’Associazione Maître Italiani di Ristoranti ed Alberghi competente per le province di Messina, Catania e Siracusa, traccia un bilancio della fase iniziale della sua gestione, contraddistintasi per le attività formative nelle scuole e per la stipula di un’intesa con l’Enoteca Regionale di Castiglione di Sicilia

Dallo scorso 23 novembre Alfio Cantarella, docente di Sala Bar presso l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Enrico Medi” di Randazzo, è il nuovo fiduciario per la Sicilia Orientale dell’Associazione Maître Italiani di Ristoranti ed Alberghi (A.M.I.R.A.), un’organizzazione nazionale dei professionisti della ristorazione che vanta ben sessantatré anni di vita, quaranta sezioni in Italia e dieci all’estero ed il riconoscimento ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Nella nostra regione, in particolare, oltre che con la sezione per la Sicilia Orientale l’Amira è presente con quelle per la Sicilia Occidentale e Centrale, con la “Ragusa Barocca” e con l’ultima nata (lo scorso febbraio) “Nebrodi-Eolie”.

Alfio Cantarella (primo da sinistra) durante la premiazione di un concorso scolastico

In questi primi quattro mesi alla guida dell’“Amira – Sicilia Orientale”, Cantarella si è trovato a dover affrontare nuove sfide, a cominciare dall’ampliamento della competenza territoriale: la sezione di cui è fiduciario è infatti arrivata ad abbracciare le province di Messina, Catania e Siracusa, ossia una vastissima area particolarmente vocata al turismo ed alle connesse attività ricettive e di ristorazione, di cui l’Amira, nell’ambito della propria “mission” istituzionale, intende sempre più innalzare gli standard qualitativi, attraverso soprattutto uno stretto rapporto con il mondo della scuola.

«In questi primi mesi di mia gestione – dichiara al riguardo Alfio Cantarella – l’“Amira Sicilia Orientale” ha promosso diverse iniziative in vari Istituti d’Istruzione Alberghieri, che hanno richiesto e continuano a richiedere la nostra collaborazione in occasione degli Open Day e nell’ambito di progetti prevalentemente incentrati sui piatti al flambé. E tra qualche giorno, su invito della dirigente Rita Pagano, saremo presenti anche nelle scuole elementari del Circolo Didattico “Don Lorenzo Milani” di Randazzo con un progetto, che vedrà coinvolti pure i genitori, dedicato alla sana alimentazione ed al galateo da osservare a tavola. Oltre che a questi momenti formativi destinati ai futuri professionisti della ristorazione, mi piace accennare anche ad un altro importante risultato conseguito in questi ultimi mesi dalla sezione “Amira” che mi onoro di guidare, ossia la stipula di un protocollo d’intesa con l’Enoteca Regionale per la Sicilia Orientale avente sede a Castiglione di Sicilia, nei cui locali del Castello Lauria contiamo di avviare, grazie alla disponibilità del dirigente Giovanni Patanè, un corso sperimentale di maître sommelier di primo livello».

Alfio Cantarella, originario di San Giovanni Montebello (frazione di Giarre) ma residente e felicemente sposato a Castiglione di Sicilia, non può comunque fare a meno di toccare una “nota dolente”.

Cantarella (primo da destra) con Giovanni Patanè, dirigente dell’Enoteca Regionale per la Sicilia Orientale

«La sezione “Amira Sicilia Orientale” – sottolinea il neo fiduciario – gode attualmente di ottima “salute” in quanto può contare su più di sessanta soci tra giovani, chef de rang, aspiranti maître, maître effettivi e Grandi Maestri (questi ultimi con più di venticinque anni continuativi di iscrizione). Molti di questi soci si sono avvicinati alla nostra sezione ai tempi della felice gestione del Cav. Rosario Magrì, compianto fiduciario deceduto nel 2010. Ma durante una successiva non eccellente gestione, durata circa un anno, tanti si sono allontanati per andare a confluire in altri organismi, che non possono certo vantare l’anzianità ed il prestigio dell’Amira, unica organizzazione del nostro settore riconosciuta ufficialmente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, come riportato dalla Gazzetta Ufficiale dell’1 ottobre 1994. Ebbene: diffido questi colleghi approdati ad altri “lidi” a non utilizzare pubblicamente spille ed altri simboli ufficiali dell’Amira (in particolare il caratteristico “papillon” stilizzato) di cui sono entrati in possesso durante la militanza nella nostra associazione, pena conseguenze legali (così come prevede il nostro Statuto Nazionale). Il discorso cambia qualora gli ex “amirini” volessero tornare nella nostra organizzazione versando la quota associativa 2018 entro questo mese di marzo (o anche successivamente, ma pagando dieci euro di mora)».

Il fiduciario Cantarella rivolge infine un sentito ringraziamento agli altri dirigenti e suoi collaboratori della sezione “Sicilia Orientale” dell’Amira. «Sono fiero ed entusiasta – dichiara in merito – della grande disponibilità manifestatami dai colleghi sin dal mio insediamento e dell’ottimo lavoro di squadra che si sta realizzando e che vede impegnati in prima linea, insieme al sottoscritto, Leonardo Nucifora (tesoriere), Roberto Proietto (responsabile per la didattica e l’aggiornamento), Rosario Sciarone (responsabile per Messina), Santo Marchese e Massimo Pulvirenti (responsabili per Catania), Chiara Gavioli (responsabile per Siracusa), Gino Bonina (responsabile per Taormina), Giovanni Greco (Grande Maestro) e Luciano Graziano (proboviro)».

Rodolfo Amodeo

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