Giarre, operazione ambulanti: 4 denunciati. I venditori pronti a denunciare l’Asp: "Niente analisi sulla merce in vendita" VIDEO -
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Giarre, operazione ambulanti: 4 denunciati. I venditori pronti a denunciare l’Asp: “Niente analisi sulla merce in vendita” VIDEO

Giarre, operazione ambulanti: 4 denunciati. I venditori pronti a denunciare l’Asp: “Niente analisi sulla merce in vendita” VIDEO

VIDEO: IL BLITZ INTERFORZE A TREPUNTI

 

Sono quattro gli ambulanti denunciati ieri, al termine di una operazione interforze che si è concentrata a Trepunti e sul viale Libertà. Gli esercenti sono stati deferiti per avere posto in commercio – secondo l’accusa contestata – prodotti alimentari di varia tipologia in pessimo stato di conservazione, riponendoli su banconi di fortuna, occupando parzialmente la carreggiata.

Circa 1200 chili di prodotti ortofrutticoli sono stati contestualmente conferiti nella vasca di un minicompattatore, per essere distrutti, poiché, secondo le analisi dell’Asp, la merce risulterebbe inquinata dai gas di scarico delle auto in transito.

Giuseppe Andò, ambulante a Trepunti, preannuncia di presentare un nuovo ricorso in opposizione al provvedimento di sequestro: “Ho la licenza e tutti i documenti in regola sulla merce acquistata e posta in vendita; non si comprende la ragione per cui l’Asp abbia deciso di destinare al macero prodotti che, ritengo, siamo genuini. Ancora una volta ricorrerò alle vie legali, dopo che l’anno scorso per un analogo sequestro, il giudice lo ha pienamente accolto”.

Invero, il provvedimento di sequestro è stato ritenuto dal giudice “affetto da nullità per deficit motivazionale, conseguendone la restituzione di quanto in sequestro all’avente diritto, ove nelle more non distrutto”.

Ma gli ambulanti annunciano battaglia relativamente alla decisione di distruggere la merce posta in vendita, poichè, ribadiscono in coro, nessuna analisi è stata effettuata in loco dal medico dell’Asp che ha preso parte ieri all’operazione interforze. I prodotti ortofrutticoli sono stati deliberatamente distrutti nonostante l’esibizione delle fatture che ne comprovano la provenienza.

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