L’Ati, associazione temporanea d’impresa formata dalle ditte Igm e Senesi ha vinto un ricorso per l’aggiudicazione del servizio rifiuti a Giarre, a scapito della Dusty. Una contorta vicenda giudiziaria ha accompagnato sinora questo appalto.

Senza entrare nei tecnicismi, in un primo momento l’associazione temporanea d’impresa tra la Igm e Senesi era stata esclusa dalla gara e l’Urega aveva disposto l’aggiudicazione a favore della Dusty. L’Ati Igm ha impugnato al Tar il provvedimento e l’impugnazione è stata accolta. La Dusty si è opposta. Una sentenza del Cga di primo grado si è espressa a favore della Senesi, la sentenza di ieri dovrebbe essere il giudizio di merito.

Secondo un legale del Comune di Giarre, da una prima analisi, la Dusty dovrebbe lasciare Giarre per fare posto all’Ati. Tra l’altro, la Senesi l’anno scorso aveva ricevuto un’interdittiva antimafia che poi è stata sospesa.

L’amministrazione comunale al momento è cauta e vuole studiare le carte; il sindaco comunque assicura che ci si muoverà nel rispetto del diritto.

Come evolverà la situazione è presto per dirlo. Di certo il Comune già adesso è in affanno per pagare la Dusty. Quest’ultima comunque dovrebbe continuare a lavorare finchè l’Ati non sarà pronta a subentrare.

Il Comune dovrà economicamente chiudere il rapporto con la Dusty e aprire un nuovo rapporto con l’Ati. La Dusty ha già anticipato ai lavoratori tre mesi di stipendi, ma nelle fatture che il Comune ha pagato sinora era inclusa una quota per il Centro comunale di raccolta. Bisognerà compensare tra dare e avere, trovare un accordo per evitare un contenzioso.

Poi ci sono i lavoratori che vorranno garantiti i livelli e l’anzianità acquisita. E poi ci sono i lavoratori a termine assunti dalla Dusty: saranno confermati dall’Ati? Cosa farà la stessa Dusty? Subentreranno ulteriori ricorsi? In tutto ciò si riuscirà a garantire continuità al servizio rifiuti e alla raccolta differenziata? Questa è l’ennesima sfida per la giunta D’Anna.