Morte Emanuela Pulvirenti, il Comitato cittadino: ennesima morte annunciata -
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Morte Emanuela Pulvirenti, il Comitato cittadino: ennesima morte annunciata

Morte Emanuela Pulvirenti, il Comitato cittadino: ennesima morte annunciata

“Ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, corre l’obbligo di evidenziare l’ennesimo caso di decesso nel nostro territorio per il quale, gli stessi familiari della vittima, denunciano l’inadeguatezza dei sistemi organizzativi per le emergenze-urgenze, considerato che, nonostante la gravità del caso segnalata alla Centrale Operativa del SEUS-118 è intervenuta un’ambulanza senza medico a bordo (Mezzo di Soccorso di base MSB) e solo successivamente è stata inviata sul posto un’ambulanza con medico (Mezzo di Soccorso avanzato MSA)”. E’ quanto si legge in una dura nota del Comitato cittadino per la salvaguardia dell’ospedale di Giarre.

“Ricordiamo che, con la Delibera ASP CT n. 664 dell’Aprile del 2015, che determinò nell’Aprile del 2015 la chiusura del Pronto Soccorso presso l’Ospedale di Giarre, veniva stabilita la presenza di 4 ambulanze medicalizzate nelle postazioni del 118 di Giarre, Riposto, Mascali e Linguaglossa.
Allo stato attuale tale Delibera è rimasta disattesa, considerando che sono presenti nel territorio giarrese solo due ambulanze medicalizzate (più una a Linguaglossa), ed è proprio per tale motivo che il Comitato Cittadino Giarre “Rivogliamo l’ospedale” ha inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica, per il tramite dei Carabinieri NAS di Catania a febbraio del 2017, chiedendo di disporre gli opportuni accertamenti, valutando eventuali profili d’illiceità penale e,nel caso, individuare i possibili soggetti responsabili al fine di procedere nei loro confronti.
Tra l’altro, il “Documento metodologico per la riorganizzazione del sistema di rete
dell’emergenza–Urgenza della Regione Siciliana” Redatto dal Servizio IV “Programmazione ospedaliera” dell’Assessorato della Salute – Dipartimento per la pianificazione strategica, prot. n° 25831 del 22/03/2017 riduce ulteriormente la presenza dei MSA, infatti è prevista la presenza di medico a bordo solo nei mezzi ubicati nelle postazioni di Adrano, Bronte, Caltagirone, Catania, Giarre, Grammichele, Gravina di Catania, Linguaglossa, Mineo, Misterbianco, Paternò, Pedara, Ramacca, Randazzo, San Giovanni La punta e Vizzini (nella provincia di Catania) e sul versante messinese la più vicina si trova localizzata a Santa Teresa di Riva.
Con questa distribuzione e il limitato numero di mezzi, le ambulanze medicalizzate sono obbligate a gestire un territorio assai vasto e, dunque, sostenere tempi di intervento notevolmente elevati, come nel caso del MSA della postazione di Giarre che, tempo addietro, è dovuto intervenire presso il territorio di Aci Sant’Antonio, riuscendo a salvare la vita ad una persona colta da infarto (si noti che presso l’Ospedale di Acireale è localizzata soltanto un’ambulanza senza medico).”
Conclude la nota. “Alla luce di questo ennesimo presunto caso di malasanità, chiediamo con vigore la revisione di questo Documento, al fine di assicurare tempi di intervento utili alla salvaguardia della vita umana, fermo restando la necessità indifferibile, del ripristino del Pronto Soccorso presso l’Ospedale di Giarre”.

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