Catania, controlli serrati della polizia, nel mirino i “lavavetri” -
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Catania, controlli serrati della polizia, nel mirino i “lavavetri”

Catania, controlli serrati della polizia, nel mirino i “lavavetri”

Questa mattina, personale del Commissariato Borgo-Ognina ha effettuato controlli straordinari mirati alla prevenzione e repressione del fenomeno dei “lavavetri”.

Unitamente a personale della Polizia Locale, sono stati eseguiti ripetuti controlli lungo le aree urbane particolarmente interessate dalla presenza di extracomunitari dediti a tale attività.

In viale Vincenzo Giuffrida, all’angolo col viale Raffaello Sanzio, teatro della maxi rissa di qualche giorno fa cui fa riferimento il video, e in viale Vittorio Veneto, all’angolo con la via Gabriele D’Annunzio, grazie all’attività di prevenzione, nel corso della mattinata non si è registrata la presenza di persone dedite all’attività illegale di lavavetri.

In viale Vittorio Veneto all’angolo col Corso delle Province, sono stati sorpresi due individui che stavano esercitando la citata attività: i due sono stati fermati e accompagnati presso gli Uffici del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per la compiuta identificazione. Nell’occorso, è stata sequestrata tutta l’attrezzatura in loro possesso.

Al momento del controllo, uno dei due uomini ha esibito un permesso di soggiorno scaduto nel 2017, mentre l’altro era in possesso di un “pass” del Cara di Mineo: per tali motivi, entrambi sono stati messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione, al fine di adottare i provvedimenti ritenuti necessari.

Un altro controllo è stato effettuato in via Passo di Gravina, all’angolo con la via Ingegnere. Anche in questo caso, sono stati fermati due cittadini stranieri, un bengalese e un nigeriano. Uno di essi esercitava l’attività di lavavetri.

Al momento del controllo, uno non ha esibito documenti idonei ad attestare la regolare presenza sul Territorio Nazionale, l’altro ha esibito un permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari.

Anche in questo caso il materiale utilizzato è stato sequestrato e si è proceduto all’accompagnamento degli stranieri presso la Polizia Scientifica, per poi essere posti a disposizione dell’Ufficio Immigrazione.

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