Si profilano tempi difficili nella gestione della raccolta dei rifiuti, servizio già al centro di non poche contestazioni per la qualità delle prestazioni.
La città è sommersa dai rifiuti in centro come in periferia. E ora, all’orizzonte, come se il quadro non fosse già grave c’è anche uno sciopero programmato per il prossimo 16 febbraio. I lavoratori protestano contro il mancato pagamento, da parte della ditta che ha in appalto il servizio, le mensilità di dicembre e gennaio.
Gli operatori rimarcano anche pesanti disagi nell’organizzazione del servizio e situazioni lavorative precarie che condizionano fortemente l’espletamento delle attività.
I lavoratori anonimamente esprimono il proprio rammarico per le condizioni del cantiere di Giarre strutturalmente inadeguato, facendo filtrare anche notizie circa l’organizzazione dei servizi a cominciare dalla differenziata nell’ambito della quale sono colpevolmente assenti i controlli.
Peggio ancora, denunciano molti cittadini, ultimata la differenziata alcune unità lavorative proseguono nella raccolta dei rifiuti solidi urbani vanificando gli sforzi profusi nella sensibilizzazione dei cittadini a differenziare i rifiuti secondo ecocalendario.
Nel frattempo la città continua ad essere sporca. Interi quartieri abbandonati nel degrado dove il servizio di raccolta evidenzia gravi carenze.
Nel quartiere Jungo i residenti da lungo tempo lamentano la totale assenza di operatori ecologici, nel frattempo lungo le strade proliferano discariche e maleodoranti accumuli di rifiuti. Analogo il copione nel quartiere popolare di corso delle Province, nel rione Satellite e nell’agglomerato urbano di Santa Maria la Strada. Ora lo spettro dello sciopero. Quando piove sul bagnato.