Con una scarna comunicazione ai propri consiglieri più vicini ieri pomeriggio il sindaco  Angelo D’Anna, ha comunicato, attraverso un breve post su whatsapp, la nomina del nuovo assessore ai Lavori pubblici.

Si tratta, come anticipato ieri da Gazzettinonline, dell’ing. Franco Di Rao, 66 anni (nella foto), docente scolastico all’istituto Geometri “N. Colajanni” di Riposto.

Di Rao è un professionista molto noto in città; già redattore, nel 2000, del Piano Regolatore generale della città, insieme all’arch. Nuccio Russo e all’ing. Salvatore Furnari. Questa mattina in municipio, alla presenza del sindaco e del segretario generale Marco Puglisi, è avvenuto il breve ma solenne giuramento.

L’uscita di D’Urso era già nell’aria da tempo. E chissà che una accelerazione alla sua sostituzione non sia in qualche modo collegata al fallimento del Pon con l’esclusione del progetto di ristrutturazione della Materna di via Siracusa.  Il sindaco poprio ieri ha recapitato alla dirigente dell’Area tecnica Pina Leonardi una missiva personale nella quale chiede di essere ragguagliato sulla dinamica che ha portato al clamoroso errore tecnico (leggasi: non avere saputo leggere e interpretare il bando del Pon) a due giorni dalla scadenza del bando (ora prorogata a febbraio).

Tornando alla nomina del nuovo assessore che ieri, a margine di una seduta di Giunta è stato presentato dal sindaco agli altri assessori, la modalità con la quale è stata condotta l’iniziativa, impropriamente definita “staffetta” dal primo cittadino, ancora una volta ha provocato tensioni all’interno della maggioranza consiliare che non è stata per nulla coinvolta, salvo poi apprendere in un laconico post del sindaco, la notizia del giuramento fissata per oggi.

Ma quale potrebbe essere la “mission” del nuovo assessore Di Rao, persona molto riservata e impegnata nel suo ruolo di docente scolastico. Chi lo conosce bene, afferma che il neo assessore potrebbe avere un ruolo fondamentale nella redazione del nuovo piano generale della città, quello vigente, infatti, è scaduto nel 2010.  Come noto, interessi importanti ruotano attorno allo strumento urbanistico, tra varie correnti e comitati d’affare pronti ad entrare a gamba tesa.

Ma un dilemma rimane in sospeso. Quale sarà adesso il destino di Giuseppe D’Urso? L’ex assessore è stato osteggiato dalla stessa maggioranza per il modo di condurre il proprio assessorato, poco incline a rispondere al telefono e, peggio ancora, quasi del tutto assente dalla vita politica amministrativa tanto da essere conosciuto da pochi intimi all’Ufficio tecnico.

Qualcuno insinua che potrebbe ottenere incarichi in qualche ente intercomunale, ipotesi da valutare con estrema attenzione poiché una precisa norma dell’Anac, del 2013, stabilisce che chi ha ricoperto incarichi politico-amministrativo per due anni non può averne in consorzi o strutture intercomunali.