Pane fresco vietato la domenica? Un favore alla grande distribuzione -
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Pane fresco vietato la domenica? Un favore alla grande distribuzione

Pane fresco vietato la domenica? Un favore alla grande distribuzione

Un aiuto alla grande distribuzione. E’ questo il senso, secondo alcuni rappresentanti dei panificatori, del decreto dell’ex assessore regionale Lo Bello che disciplina la panificazione, vietando la produzione di pane fresco la domenica per garantire il riposo settimanale ai lavoratori.

Se n’è parlato ieri nel municipio di Giarre in un incontro tra l’amministrazione comunale e i rappresentanti di categoria. Presenti, oltre al Sindaco Angelo D’Anna l’assessore alle attività prduttive Salvo Vitale, la presidente della II commissione consiliare, Rosy Finocchiaro, e della V commissione, Antonio Camarda, i consiglieri Armando Castorina, Vittorio Valenti e Massimo Di Prima, il dirigente Maurizio Cannavò, le associazioni Cna Catania, rappresentata da Floriana Franceschini, l’Upla Claai Catania, rappresentata da Dario D’Agata e Orazio Platania, l’Ula Claai Giarre, rappresentata da Laura Arcidiacono e Salvo Toscano, Confonsumatori Giarre, rappresentata da Isabella Rotoli, l’Acai Giarre, rappresentata da Salvo Camarda, oltre a diversi panificatori.

Tutti concordi sull’importanza di garantire il riposo settimanale: il problema è che il decreto non si può non applicare. In altri Comuni è stata da subito adottata l’ordinanza, Giarre ha preferito prima incontrare gli addetti ai lavori.

Molto critica contro il decreto Floriana Franceschini, presidente del Cna Catania: «Pare ispirato dalla grande distribuzione per fa decadere il prodotto di qualità dei panificatori mentre la grande distribuzione potrà riscaldare e vendere il pane surgelato. Il decreto va contro la direttiva europea e la normativa sulla libera concorrenza, inoltre la Sicilia, essendo regione a statuto speciale, ha legiferato contro la legge nazionale. E’ sacrosanto il riposo domenicale ma senza una concorrenza sleale!».

Per arginare quelli che la Cna ritiene danni è stato chiesto al sindaco di consentire una turnazione. In provincia di Catania il modello da seguire sarebbe quello adottato a Pedara ove basta che ogni domenica chiuda un panificio: il decreto, infatti, non indica quanti panificatori devono chiudere. La Cna ha annunciato che impugnerà a livello regionale il decreto e l’avv. Isabella Rotoli di Confconsumatori ha dato disponibilità a collaborare per un ricorso.

Per il consigliere Massimo Di Prima non sarebbe necessaria la chiusura di un laboratorio se ci sono più operai che potrebbero turnare, mentre per il consigliere comunale Vittorio Valenti già dall’inizio di gennaio i panificatori sono inadempienti e rischiano sanzioni, per cui occorre emanare l’ordinanza al più presto.

Durante la riunione è stato fatto presente che il 31 gennaio l’Unione liberi artigiani organizza una riunione di tutti i panificatori. Un appuntamento ritenuto importante anche dagli amministratori comunali per raccogliere altre informazioni che potranno essere utili per l’ordinanza.

Il sindaco Angelo D’Anna, in proposito, ha annunciato che l’ordinanza sarà accompagnata da un documento di natura politica a sostegno delle posizioni dei panificatori per puntare a «tutelare la qualità del prodotto e la professionalità degli operatori».

Tra le ipotesi esaminate quella di considerare nella turnazione anche i panificatori che comunque hanno scelto, da anni, di tenere chiuso la domenica.

Tra i panificatori qualcuno ha fatto presente di possedere oltre alla licenza per la panificazione anche altre licenze (ad esempio per la produzione di dolci) per cui nel proprio giorno di turno dovrà comunque restare aperto e venderà il pane del giorno prima.

E’ stato concordato di tenere un’ulteriore riunione in municipio l’8 febbraio.

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