Dopo le forti raffiche di vento di burrasca del 4 gennaio scorso,  a distanza di settimane sono ancora evidenti anche nel territorio comunale di Sant’Alfio i danni  lungo le strade cittadine. Numerosi residenti hanno infatti segnalato, anche all’Ufficio tecnico del Comune, diversi pali artistici, lungo la SP84, e davanti all’area del Castagno dei Cento Cavalli pesantemente danneggiati dalle raffiche di vento, alcuni di essi abbattuti o con i corpi illuminanti sganciati e penzolanti e quindi pericolosi per una possibile caduta.

Parte di questi sistemi, risulterebbe di proprietà della Città Metropolitana di Catania che, ad oggi, non è ancora intervenuta per la messa in sicurezza degli stessi, neppure lo stesso Ente comunale ha provveduto alla doverosa segnalazione e riparazione degli impianti danneggiati. Peggio. Il palo della pubblica illuminazione che ricade nell’area prospiciente il Castagno dei Cento cavalli, abbattuto dal vento il 4 gennaio e con gravi danni alla base, è stato rialzato – secondo alcune testimonianze – senza l’utilizzo dei dovuti sistemi di sicurezza.

In diverse arterie viarie locali vi è poi la presenza di diversi pali della pubblica illuminazione abbattuti o in procinto di cadere, come il caso delle via Trainara dove la parte sommitale del palo rischia di precipitare al suolo rappresentando un concreto pericolo per la pubblica incolumità.

La replica del sindaco di Sant’Alfio, Pippo Nicotra

“Posso facilmente immaginare la fonte di tali notizie e anche la vostra assoluta buonafede nel recepirle. Tuttavia, ritengo che certe informazioni prima di essere pubblicate debbano essere adeguatamente controllate e verificate, considerato, tra l’altro, che, con l’approssimarsi della elezioni comunali, si corre il rischio di prestare il fianco a chi, pur di mettere in cattiva luce il mio operato e quello della mia amministrazione comunale, cerchi in tutti i modi di sollevare inutili polveroni. Perchè alla fine solo di questo stiamo parlando.

Infatti, posso in tutta serenità affermare che – al contrario di quello che viene sostenuto nell’articolo – come Comune siamo intervenuti tempestivamente per rimuovere le situazioni di pericolo venutesi a creare per il forte vento: lo abbiamo fatto sia con la ditta che gestisce la manutenzione dell’impianto di illuminazione pubblica che si è subito attivata per rimuovere i tanti pali divelti ed eliminare le situazioni di pericolo per l’incolumità pubblica, sia con i nostri operai che hanno provveduto alla rimozione dei tanti alberi abbattuti dal forte vento. Il tutto con l’ausilio dei funzionari dell’Ufficio Tecnico e dei Vigili Urbani che hanno provveduto a raccogliere le varie segnalazioni, monitorare il territorio e coordinare gli interventi.

Abbiamo inoltre tempestivamente allertato Enel e Telecom, richiedendo urgenti interventi nei casi di loro esclusiva pertinenza.
Con la stessa tempestività, abbiamo contattato gli uffici della Città Metropolitana di Catania per segnalare i tanti pali divelti o pericolanti di proprietà della stessa. Ma purtroppo non abbiamo avuto ad oggi alcun riscontro.

Aggiungo che più volte nel recente passato abbiamo sollecitato l’intervento dell’ex Provincia Regionale (l’ultima richiesta di intervento risale al mese di luglio dello scorso anno), e ciò in considerazione del pessimo stato di manutenzione dei pali, molti dei quali ricadenti nell’area del Castagno dei Cento Cavalli, meta ogni anno di tantissimi visitatori. Ma nessun intervento è stato mai fatto.

Proprio per questo motivo, pur consapevoli della difficoltà nel reperire le risorse necessarie, stiamo valutando la possibilità di intervenire come Comune per le riparazioni più urgenti, e ciò in danno della Città Metropolitana, per poi naturalmente rivalerci sulla stessa.

Rimanendo in tema, vorrei comunque concludere con una bella notizia per i miei concittadini: proprio oggi è stata espletata la gara di appalto riguardante un importante progetto di finanza che prevede, tra le tante altre cose, la sostituzione dei pali della pubblica illuminazione maggiormente deteriorati. Con buona pace dei nostri detrattori”.