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Emergenza Etna 2013, sbloccati i fondi per le imprese che hanno rimosso la cenere

Emergenza Etna 2013, sbloccati i fondi per le imprese che hanno rimosso la cenere

Sbloccati dopo quasi quattro anni di attese, i fondi per le imprese incaricate dai Comuni dell’area jonica per la rimozione della cenere vulcanica. I contributi erogati dalla Protezione civile regionale in favore di 14 Comuni erano stati congelati a causa di una complessa vicenda giuridico burocratica.

L’emergenza Etna è quella del febbraio 2013 quando numerosi centri dell’area jonica si risvegliarono con la cenere vulcanica che aveva invaso strade e piazze.

Le somme assegnate ai Comuni nel maggio 2013, sono rimaste congelate a causa di un contenzioso avviato dal Comune di Mascali che era stato escluso dalla ripartizione del fondo per la mancata presentazione della documentazione richiesta nei termini. Il Comune ha presentato un ricorso al Tar per l’annullamento della ripartizione delle somme, rivendicando il riconoscimento di un contributo pari a 158 mila euro circa, ovvero proporzionale al montante già deliberato in sede regionale.

Nei mesi successivi, sempre il Comune di Mascali, ha opposto al Tar un ulteriore ricorso per motivi aggiunti, con ciò, di fatto, inibendo l’iniziativa regionale della corresponsione a titolo di acconto ai Comuni beneficiari.

Con successiva sentenza, nel maggio 2016, il Tar  ha accolto i ricorsi del Comune di Mascali – annullando gli atti impugnati – obbligando l’amministrazione regionale ad erogare in favore del Comune di Mascali la predetta somma di circa 158 mila euro.

Nell’agosto del 2016, il Dipartimento regionale della Protezione civile, ha presentato al Consiglio di giustizia amministrativa apposita richiesta di appello che, nel febbraio scorso, è stata però respinta, condannando l’appellante (il Dipartimento regionale di Protezione civile) anche al rimborso delle spese legali sostenute dal Comune di Mascali.

Così, con decreto del dirigente generale del 22 novembre scorso è stata disposta la corresponsione del contributo al Comune di Mascali, sbloccando, nel contempo, l’erogazione dei fondi in favore dei Comuni beneficiari.

Questo l’elenco dei Comuni con le rispettive somme assegnate. Acireale (14.896,90); Castiglione di Sicilia (5.536,67); Giarre (253.905,10); Linguaglossa (29.197,97); Mascali (158.521,21); Milo (76.722,14); Piedimonte Etneo (14.710,34); Ragalna (2.307,75); Riposto (228.088,02); Sant’Alfio (38.114,58); Santa Venerina (70.229,58); Zafferana Etnea (91.547,80); Furci Siculo (2.513,13); Santa Teresa di Riva (13.718,81).

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