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“Resto al Sud”: un motivo in più per non abbandonare la Sicilia

“Resto al Sud”: un motivo in più per non abbandonare la Sicilia

Tra circa un mese anche i giovani della nostra regione potranno presentare le domande per poter beneficiare dei fondi stanziati dal Governo nazionale a sostegno di nuove iniziative imprenditoriali nel Meridione d’Italia. Sarà possibile ottenere finanziamenti di importo massimo tra i cinquantamila ed i duecentomila euro

Oltre che per quelli delle altre regioni del Meridione d’Italia, anche per i giovani siciliani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni si profila una ghiotta opportunità. Il Ministero per la Coesione Territoriale e per il Mezzogiorno ha infatti emanato il bando denominato “Resto al Sud”, finalizzato a limitare la “fuga” delle nuove generazioni dai loro luoghi d’origine, piuttosto depressi economicamente, per trasferirsi al Nord o all’estero in cerca di miglior fortuna.

Visto il principale bacino di utenza della nostra testata giornalistica, abbiamo ritenuto opportuno approfondire l’interessante argomento rivolgendo qualche domanda in proposito al dottor Salvatore Coniglio, giovane esperto in finanziamenti comunitari operante a Giardini Naxos.

– Dottor Coniglio, sicuramente siamo in presenza di finanziamenti da destinare all’avvio di nuove attività imprenditoriali. Quali esattamente?

«Attraverso i fondi di “Resto al Sud”, gestiti dall’agenzia nazionale “Invitalia”, sarà possibile avviare attività di produzione di beni e servizi. Da questo tipo di finanziamento sono invece esclusi il commercio e le attività professionali. Scendendo più nei dettagli, sono finanziabili le spese per ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili e quelle per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, programmi informatici e di qualsivoglia altro strumento (materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, ecc.) utile all’avvio dell’attività imprenditoriale. Da sottolineare che non sono ammissibili le spese di progettazione e consulenza e quelle relative al costo del personale dipendente».

Salvatore Coniglio

– Quali sono i termini temporali entro i quali presentare le istanze e le progettualità per poter beneficiare dei fondi di “Resto al Sud”?

«Intanto, a proposito di termini e date, possono presentare richiesta di finanziamento le società, le cooperative e le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017 (ma una persona fisica può farlo anche dopo l’esito positivo della valutazione della sua istanza). Per quanto concerne il primo giorno utile per inviare (esclusivamente online) le domande, esso è stato fissato nel prossimo 15 gennaio (quindi tra poco più di un mese). Le istanze verranno valutate in ordine cronologico di arrivo entro sessanta giorni dalla data di presentazione».

– A quanto ammonterà il finanziamento di cui potrà beneficiare un’iniziativa che avrà superato positivamente la valutazione?

«Ogni soggetto richiedente può ricevere un finanziamento massimo di cinquantamila euro, limite questo innalzabile sino a duecentomila euro se la domanda proviene da più soggetti (già costituiti o in procinto di costituirsi). In ogni caso, i progetti imprenditoriali di cui si chiede il finanziamento possono presentare un programma di spesa del valore non superiore a duecentomila euro».

– Una volta superata la valutazione, il beneficiario otterrà un finanziamento “in regalo” oppure si tratterà di una pur sempre allettante agevolazione?

«Il beneficiario riceverà un contributo a fondo perduto pari al 35% del programma di spesa, mentre il restante 65% verrà coperto da un finanziamento bancario, restituibile in otto anni col supporto di un contributo in conto interessi. Pertanto, dovendo esemplificare in maniera comprensibile a chiunque, se per l’avvio di un’iniziativa imprenditoriale occorre spendere 100 euro, 35 verranno “regalati” e 65 dati in prestito a condizioni comunque agevolate».

– A parte i requisiti essenziali dell’età (max 35 anni) e della regione di residenza, il bando di “Resto al Sud” pone altre condizioni?

«Chi intende beneficiare di questo tipo di agevolazione non deve essere titolare di altra attività d’impresa né, per tutta la durata del finanziamento, avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. E poiché le domande vanno presentate esclusivamente online, è necessario dotarsi di firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC)».

Rodolfo Amodeo

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