Riposto: dopo la "non solidarietà" si dimette il segretario cittadino del PD, Domenico Marino -
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Riposto: dopo la “non solidarietà” si dimette il segretario cittadino del PD, Domenico Marino

Riposto: dopo la “non solidarietà” si dimette il segretario cittadino del PD, Domenico Marino

Si definisce “disgustato, amareggiato, arrabbiato” l’ormai ex segretario cittadino del Partito Democratico, Domenico Marino (foto a destra), che si è dimesso dalla carica in seguito al vergognoso comunicato di “non solidarietà” del locale circolo del Pd a commento delle recenti intimidazioni al sindaco Caragliano ed all’assessore Pappalardo Fiumara (clicca e leggi Riposto, minacce a sindaco e assessore: la “non solidarietà” del locale circolo Pd).

Quello che ci piacerebbe sapere dall’ex segretario Marino sono i nomi degli autori del comunicato, talmente influenti, ci sembra di capire, da soverchiare “i suoi principi etici e morali” e costringerlo, oggi, alle dimissioni…

Dal canto suo il sindaco Caragliano annuncia che adirà alle vie legali ritenendo infamanti le allusioni espresse nel comunicato del Pd.

Di seguito il testo completo della lettera di dimissioni indirizzata al coordinatore provinciale del Pd Enzo Napoli, d parte dello stesso marino.

“Scrivo questa mia per rassegnare formalmente le mie irrevocabili dimissioni, rimettendo il mandato che ho avuto fin qui l’onore e l’onere di avere conferito quale Segretario del Circolo del Partito Democratico di Riposto. Questa mia determinazione, della quale mi assumo ogni e piena responsabilità, interviene a seguito di riflessione tanto meditata e di non facile maturazione, quanti sono stati lo spirito di servizio e l’abnegazione con i quali ho accolto e, credo, condotto l’incarico conferitomi.

Prevalenti ragioni di ordine personale e non, sempre più inconciliabili con la prosecuzione del mio mandato, mi spingono a questa decisione. Tante sono le motivazioni che mi supportano in questa scelta sofferta, prima tra tutte la convinzione di essere assolutamente inadeguato rispetto a un modo di fare politica che non condivido e non comprendo, e dal quale non sempre è facile dissociarsi quando si ricopre un ruolo o si fa parte di un gruppo.

Il senso di questo impegno, per il valore morale e civico che porta con sé, continua a pervadermi ma non mi consente, da questo momento, di proseguire ad onorarlo. I partiti, compreso quello cui appartengo, ed ogni forma di aggregazione politica (associazioni, movimenti, liste civiche etc…etc.) da qualche anno non sono più rappresentativi di nulla; la classe dirigente, in rissa continua, è avvitata su questioni più personali che politiche; l’azione amministrativa è come frenata, bloccata, mentre la città aspetta segnali, azioni e risposte.

Disgustato, amareggiato, arrabbiato ma convinto che una persona con principi etici e morali si trova a sbattere contro il muro del personalismo esasperato di politicanti, che nulla fanno per il bene comune.

Non posso mancare di evidenziare come questa intensa esperienza politica e umana, pur a fronte di difficoltà e di deluse aspettative, abbia lasciato un segno indelebile nella mia maturazione professionale e tracciato un punto di svolta nella mia vita. Ciò che ho fatto e ciò che ancora avrei potuto realizzare, di più e meglio, lo rimetto al giudizio altrui.

Ringrazio il direttivo attualmente in carica, i consiglieri comunali del Pd e tutti coloro che in questi anni mi sono stati vicino, sotto forme diverse ma sempre con armonia e spirito di sevizio.

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