A Fiumefreddo di Sicilia i colori e le forme del giovane pittore Gianfranco Pepe -
Catania

A Fiumefreddo di Sicilia i colori e le forme del giovane pittore Gianfranco Pepe

A Fiumefreddo di Sicilia i colori e le forme del giovane pittore Gianfranco Pepe

Il poco più che trentenne artista figurativo, che è anche un apprezzato pizzaiolo, ha iniziato a dipingere da bambino riproducendo i fumetti. Oggi ha all’attivo la partecipazione a numerosi eventi ed un prestigioso premio conferitogli in Calabria. Ha anche ideato un originale sistema espositivo delle tele

In tanti lo apprezzano come eccellente pizzaiolo, conteso da prestigiosi locali delle province di Messina e Catania, ma negli ultimi anni Gianfranco Pepe, giovane cittadino di Fiumefreddo di Sicilia, ha avuto modo di affermarsi anche come raffinato artista figurativo.

Gianfranco Pepe al lavoro nel laboratorio di casa sua a Fiumefreddo di Sicilia

Nato il 19 giugno del 1986, si accosta all’arte del disegno alla tenera età di sei anni, cimentandosi nella riproduzione dei fumetti con cui viene a contatto attraverso i giornaletti dello zio.

Col tempo scopre i colori acrilici, da lui a tutt’oggi sapientemente utilizzati insieme allo smalto per dar vita a dipinti in stile figurativo, ma mai banali, dall’elegante cromatismo.

Il suo esordio ufficiale risale al 2010 quando, incoraggiato da un amico, partecipa a Nunziata di Mascali all’estemporanea di pittura “La Nunziatella”.

Faranno seguito numerosi altri eventi e manifestazioni che consentono a Pepe di esprimere la propria arte in importanti e frequentati contesti della Sicilia Orientale, come la Fiera dell’Artigianato presso il Casale Papandrea nella sua Fiumefreddo di Sicilia (2012), la “Domenica delle Arti” dell’associazione fiumefreddese “Zzenia” (2013), l’estemporanea dell’associazione “Sfumature d’Arte” a Riposto (2013), le kermesse dell’associazione “ArtMusic” a Taormina e Zafferana Etnea (2014), la mostra collettiva al ristorante “Expo” di Giarre (2014), il Carnevale di Acireale (2015), la mostra collettiva “Amastray Art – Suggestioni Cromatiche” ad Acitrezza (2016), il Premio “Charm of Art” a Torre Archirafi di Riposto (2016) ed a Bronte (2017).

L’indiscusso talento di Gianfranco Pepe è stato riconosciuto anche oltre lo Stretto in quanto, nel 2014, l’Accademia dei Micenei di Reggio Calabria ha assegnato il secondo posto alla sua opera “L’Oasi” nell’ambito del prestigioso Premio Internazionale “Oggifuturo”.

“L’Oasi”, il dipinto che ha meritato a Pepe il secondo posto al Premio Internazionale “Oggifuturo” a Reggio Calabria

Ultimamente l’artista fiumefreddese, riprendendo un’altra sua passione giovanile, si sta dedicando anche alla scultura attraverso l’utilizzo di un particolare materiale da lui elaborato, molto simile alla cartapesta.

«Ho ricominciato a scolpire – spiega al riguardo Gianfranco Pepe – riproducendo il volto di mio padre, deceduto alcuni anni fa ed al quale, dopo la scomparsa, avevo dedicato anche un ritratto ad olio. La pittura resta comunque la forma espressiva da me preferita e che continua a darmi grandi soddisfazioni tutte le volte in cui espongo in pubblico le mie tele che, come mi dicono gli esperti in materia, si caratterizzano per uno stile unico, che è proprio il risultato cui ho sempre ambito. Ma mi realizzo pure davanti al forno quando lavoro come pizzaiolo, un’attività forse più umile ma che, così come la pittura e la scultura, reputo anch’essa un’arte».

Un’opera pittorica di Gianfranco Pepe sullo speciale supporto da lui ideato

Il giovane maestro Pepe si mostra inoltre orgoglioso di una sua originale “invenzione”, che consente ai dipinti di essere ammirati in un qualsivoglia contesto, anziché solo appesi ad una parete. Ha infatti ideato un supporto in materiale metallico, da lui recuperato, piegato e dipinto, su cui le tele possono essere collocate per mostrarsi ai visitatori.

Quella di Gianfranco Pepe è dunque una giovane carriera artistica già densa di gratificazioni. I risultati raggiunti da questo valoroso creativo di Fiumefreddo di Sicilia sono degni d’encomio, specie se si considera che ai pennelli si è accostato da semplice autodidatta per poi affinare stile e tecniche sull’onda di una forte ed insopprimibile passione, oggi tramutatasi in autentico professionismo.

Rodolfo Amodeo   

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