Zafferana Etnea: l'ormai ex presidente del Consiglio Sapuppo si difende e contrattacca -
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Zafferana Etnea: l’ormai ex presidente del Consiglio Sapuppo si difende e contrattacca

Zafferana Etnea: l’ormai ex presidente del Consiglio Sapuppo si difende e contrattacca

All’indomani delle dimissioni di massa dei nove consiglieri del gruppo “Zafferana in Comune” che ha comportato la decadenza dell’intero Consiglio comunale (clicca e leggi Zafferana Etnea: si dimettono nove consiglieri e decade il Consiglio Comunale),  il presidente del Consiglio comunale Salvatore Sapuppo (foto a destra), – unica causa  di questo estremo gesto dei consiglieri comunali – dopo una  prima dichiarazione a caldo espressa, invia una nota con cui commenta l’accaduto e dice la sua.

“Al di là di tutte le invettive ed i giudizi espressi nei miei confronti, c’è qualcosa di strano, in questa scelta da parte dei Consiglieri Comunali di maggioranza che, con queste dimissioni, anziché fare un dispetto al presidente del Consiglio comunale, lo stanno facendo ai cittadini, per i quali avevano giurato il primo giorno in Consiglio comunale “di voler fare gli interessi”. In un organo come il Consiglio comunale, si discute, ci si confronta e non si scappa, soprattutto quando hai la maggioranza”.

Sapuppo va nello specifico e fa un’esegesi dei termini utilizzati dai consiglieri dimissionari che parlano di “staccare la spina ad un Consiglio comunale, il cui presidente non ci rappresenta”: “Continuano ancora a confondere il ruolo istituzionale e super partes del presidente del Consiglio comunale, a garanzia di maggioranza, minoranza e soprattutto dei cittadini. Qualcuno pensa ancora che il presidente sia una poltrona da spartire e che deve essere asservito ai voleri del sindaco e della sua maggioranza. Qualcuno ha confuso il proprio ruolo, visto che fino a qualche mese fa, non esisteva una minoranza/opposizione in Consiglio, dando per scontato che tutto fosse dovuto e quanto passava dal Consiglio, fosse una pura formalità”.

Sapuppo definisce i consiglieri dimissionari “truppe cammellate” e continua dicendo: “Ma la cosa ancora più grave è che questi consiglieri con questa azione, rendono vano il ruolo per il quale sono stati votati ed eletti dai cittadini, e cioè quello di svolgere funzioni di indirizzo e di controllo dell’attività amministrativa. Un ruolo propositivo con interpellanze, interrogazioni, segnalazioni, che adesso saranno assunte da un commissario che pur bravo che possa essere, non conosce le problematiche e le dinamiche del nostro Comune, lasciando ampi margini di manovra all’attività di sindaco e giunta, senza che alcuno possa interferire, creando un vulnus alla partecipazione democratica, sia di chi non si allinea al pensiero unico, che degli stessi cittadini che rimangono senza rappresentanti”.

Zafferana un caso anomalo nel panorama dell’hinterland che alle scorse elezioni del giugno 2014 aveva visto correre il sindaco Alfio Russo da solo, nel momento in cui la lista a sostegno del potenziale concorrente Alfio Barbagallo era stata esclusa dalla competizione elettorale per irregolarità nella presentazione.

“Del resto – dice Sapuppo – questa consiliatura era partita già in modo anomalo, con una sola lista presentatasi, e noi candidati consiglieri impegnati a raggiungere il quorum ed a ‘trascinarci’  il sindaco che da solo non è riuscito a raggiungere il 50%”.

Riguardo al mancato adempimento della “parola data”, Sapuppo tiene a precisare: “Faccio notare che, malgrado fossimo tutti quanti i consiglieri in buona fede, la sera del Consiglio di tre anni fa, dopo avere perorato la mia per oltre un mese, all’improvviso il sindaco propose la nomina del consigliere Ignazio Coco a presidente (che sarà pure un professionista ed una brava persona ma che in questi ultimi tre anni, non ha svolto il ruolo di capogruppo, aspettando che passassero i primi due anni e mezzo per riscuotere il ticket concordato). Grazie all’intervento dei consiglieri ‘anziani‘, si raggiunse un accordo per la rotazione, che guarda caso doveva essere solo del presidente e non degli assessori, salvo poi fare una finta rotazione tre mesi fa, liquidando l’ex assessore Angela Di Bella, rea di non aver accettato il diktat del sindaco, sulla proposta di revoca nei miei confronti”.

I motivi dello sgretolamento dell’accordo. “L’accordo si è sgretolato da solo, man mano che il sindaco non ha organizzato più riunioni di gruppo, per discutere e condividere le scelte amministrative, non più affrontate con il gruppo, come avveniva nei primi cinque anni di consiliatura. A volte venivamo a conoscenza di atti amministrativi a posteriori, senza un minimo di informazione, spesso creando malcontento fra i consiglieri me compreso, che non si spiegavano come mai le riunioni di gruppo, non si facessero più. malgrado i miei tentativi di risolvere comunque la cosa, indicando la strada da seguire”.

Sapuppo fa un bilancio della sua attività di consigliere e di presidente del Consiglio. “I consiglieri dimissionari fanno notare che tutti quanti abbiamo lavorato egregiamente per i primi due anni e mezzo, per il bene comune, io per primo, in questi ultimi otto anni ho dato me stesso in tutta una serie di attività comunali (calici di stelle, direttive prg e tutti i consigli comunali gestiti in maniera impeccabile) e nel sociale, per raggiungere gli obbiettivi di ‘Zafferana in Comune’, rimettendoci dal punto di vista economico e spesso a discapito della famiglia. Tutto il paese mi da atto di avere seguito le attività sportive (bicincittà, bimbinpiazza ecc.) come il calcio, soprattutto a favore dei giovani, seguendoli giornalmente nella loro attività e crescita”.

Alla fine conclude sentendosi confortato. “Mi conforta in ciò, il non essere da solo, ma ben tre consiglieri, si sono dissociati rispetto a questi diktat e  si proponevano come gruppo di minoranza per il bene della comunità. È con essi e con quanti non sono d’accordo con l’andazzo di questi ultimi tre anni, sulla gestione autoreferenziale di questa amministrazione, che non accetta neanche di confrontarsi come avviene in un qualsiasi paese democratico, che cercheremo di costruire nei prossimi mesi, un dialogo ed un rapporto con i cittadini che ci consenta di fare ancor di più e meglio di quanto fatto in questi anni”.

Rosalba Mazza

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