Quel senso unico di via San Martino a Carruba rischia di provocare attriti istituzionali -
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Quel senso unico di via San Martino a Carruba rischia di provocare attriti istituzionali

Quel senso unico di via San Martino a Carruba rischia di provocare attriti istituzionali

Sull’istituzione del senso unico lungo la via San Martino a Carruba, si registra una nuova puntata. Questa volta interviene il sindaco di Riposto Enzo Caragliano che ha trasmesso al suo collega sindaco di Giarre Angelo D’Anna una lettera con la quale il primo cittadino ripostese, anche alla luce delle numerose proteste di cittadini ripostesi, ricorda a D’Anna “l’impegno pubblicamente assunto dall’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe D’Urso, nel corso di una assemblea svoltasi di recente nel salone parrocchiale di Carruba, di convocare un tavolo tecnico tra i Comuni di Giarre e Riposto.

Alla luce del fatto che il senso unico era stato attivato in via sperimentale e provvisorio – scrive Caragliano nella sua missiva – tenuto presente che la succitata strada rappresenta per questo ente un asse viario come via di fuga nel Piano di Protezione Civile adottato da questa amministrazione; tenuto conto, altresì, del numero notevole di firme di cittadini che hanno manifestato notevole disagio e del numero di persone che frequentemente si recano al Comune per avere notizie in merito, chiedo di indire con urgenza, il citato tavolo tecnico”.

Fin qui Caragliano che, nel silenzio assordante, nonostante gli impegni assunti, ha garbatamente sollecitato – anche per ragioni istituzionali – il primo cittadino giarrese ad attivare il tavolo.

Sullo sfondo di una vicenda che rischia seriamente di diventare grottesca e che finora ha dimostrato non poca approssimazione da parte dell’amministrazione giarrese, si registrano posizioni variegate tra gli stessi residenti tra chi ritiene utile l’istituzione del senso unico (così si può liberamente parcheggiare, in piena anarchia) e chi, invece, la ritiene fortemente penalizzante in particolare per il commercio locale. Non resta che attendere la prossima puntata. E chissà che non si sperimenti ancora qualche altra segnaletica fuorviante…

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