Calcio: Giarre 0-1 Città di Scordia. Nuovo tonfo interno per i gialloblù -
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Calcio: Giarre 0-1 Città di Scordia. Nuovo tonfo interno per i gialloblù

Calcio: Giarre 0-1 Città di Scordia. Nuovo tonfo interno per i gialloblù

Giarre inchiodato a 12 punti e scivolato in sesta posizione alle spalle del Città di S. Agata. Terza sconfitta su sette gare e avversari che escono tra gli appalusi sia del pubblico di casa che dei tifosi ospiti. Sembra essere l’occasione giusta perchè il collettivo di Mirto ottenga la consacrazione a squadra meritevole di rientrare nel novero delle grandi. Tuttavia, dopo la sconfitta interna contro il Città di Rosolini, il Giarre cade anche nel big-match contro il Città di Scordia.

Il successo di Palazzolo è stato solo un fuoco di paglia, innescato anche dalla modestia dell’avversario affrontato domenica scorsa. Stavolta però il tonfo, sebbene sia maturata una sconfitta per 0-1, è più fragoroso, poichè la differenza tra le due squadre in materia di armoniosità di gruppo e di forza d’urto nella strutturazione della manovra, appare netta.

Di fronte al 3-5-2 disegnato dal tecnico gialloblù Gaetano Mirto, l’allenatore del Città di Scordia Pensabene si affida non solo al proprio modulo ma anche ad uno schieramento che comunque è il più adatto ad affrontare il Giarre perchè identico a quello dei predetti padroni di casa. Disponendosi a specchio, gli ospiti spezzano sul nascere le trame di gioco avversarie ed in mezzo al campo pongono in essere una supremazia territoriale comprovata dalle scorribande di Truglio, dagli inserimenti di Provenzano e dalle briilanti giocate in fase di proposizione del regista Zumbo. Il resto lo fa Nassi, abile a compartecipare, con la sua propensione ad abbassarsi, alla coralità di un’organizzazione di gioco fatta di dai e vai e di scambi rapidi.

Il Giarre, giustiziato proprio dal colpo di testa di Nassi, efficace nel deviare in rete di testa un cross di Truglio, adesso vede la sua panchina traballare, poichè, alla luce di questi ultimi due tonfi interni, la rinconferma di Mirto non è più una certezza.

Il Giarre si presenta con Colonna tra i pali, Spampinato,Francesco D’Arrgo e Patanè in difesa, Simone D’Arrigo davanti la difesa, Lamia mezzala sinistra, Compagno mezzala destra, Sanfilippo ala sinistra, Curcuruto ala destra, e Leotta in avanti con Caputa. I rossoblù, rispondono con Valenti tra i pali, Godino, D’Angelo e Russello in difesa, Tallotta e Campagna sugli esterni, Provenzano mezzala sinistra, Truglio mezzala destra, e Nassi in avanti insieme a Gambino.

Al 18′, l’arbitro annulla una rete di testa al difensore ospite D’Angelo per fuorigioco ma il goal è sembrato regolare. Al 21′ del primo tempo, Campagna appoggia sulla destra Truglio il quale pennella dall’interno dell’area un cross che trova lesto di testa Nassi per deviare la sfera in rete. Colonna riesce solo a intercettare la sfera.

Nel finale della prima frazione di gioco, su suggerimento di Simone D’Arrigo, ci prova Lamia, ma la sua conclusione è centrale. Al 66′, Gambino confeziona un pallone filtrante per Provenzano il cui lob si spegne fuori. Al 70′, sulla punizione di Simone D’Arrigo, Valenti si avventura in un’uscita alla disperata, ma i gialloblù non riescono a sfruttare l’occasione propizia poichè i rossoblù in un modo o nell’altro rimediano. Nel recupero, l’arbitro non fa battere la punizione per il fallo del neoentrato centrocampista gialloblù Patti.

Il triplice fischio sancisce il trionfo degli ospiti, festeggiati dai propri tifosi e applauditi dal pubblico gialloblù Patti. Il tridente schierato nella ripresa con Caputa, Leotta Carbonaro, non è sufficiente a ribaltare la situazione. Il Giarre difetta non solo in fase di finalizzazione ma stavolta anche nella costruzione della manovra. Troppo molli le gambe sia in fase di spinta e di costruzione, che in fase di non possesso.

Negli spogliatoi, i giocatori di Mirto ammettono che l’assenza di idee nella costruzione del gioco e lo scarso dinamismo, sembrano figli di un blocco mentale. Inoltre, emerge che quanto provato durante gli allenamenti in termini di schemi, in partita non trova applicazione mentre gli ospiti festeggiano una vittoria strameritata.

U.T.

 

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