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Giarre, Corte dei Conti richiede ai Revisori numeri veritieri e aggiornati

Giarre, Corte dei Conti richiede ai Revisori numeri veritieri e aggiornati

Ci risiamo. La Corte dei conti torna a scrivere.  I magistrati contabili nella comunicazione trasmessa al Collegio dei Revisori dei Conti e al sindaco, hanno ribadito la necessità di “acquisire ulteriori elementi istruttori a supporto delle informazioni fornite con il questionario sul preventivo 2016 oltre ad alcune informazioni riferite al pre-consuntivo 2016 ed in particolare – rimarcano i giudici – occorre motivare la mancata inclusione, a preventivo 2016, della quota disavanzo di amministrazione da ripianare nell’esercizio 2016, con riferimento sia alla quota trentennale del disavanzo determinato  in sede di riaccertamento straordinario dei residui, sia con riferimento alla quota del disavanzo proveniente dagli esercizi precedenti, con rilevante incidenza sul perseguimento degli equilibri di bilancio”.

Relativamente alla situazione debitoria dell’ente, i magistrati contabili invitano i revisori “a riferire in merito all’evoluzione dei debiti in attesa di riconoscimento, inviando un elenco di tutti i debiti esistenti ad oggi e non ancora riconosciuti, con indicazione della data in cui sono emersi, della loro natura e relativo importo, integrando, sia nella tipologia che nel valore, l’elenco trasmesso in sede di rimodulazione del Piano di Riequilibrio pluriennale, atteso che, per talune tipologie di debito, non è stato indicato il relativo importo”. Un passaggio importante, quest’ultimo, evidenziato dai magistrati contabili che sollecitano, nel contempo, l’invio “dell’elenco dei debiti riconosciuti nell’esercizio 2016 e 2017”. Non solo.  Tra le richieste formulate dalla Corte de Conti, anche “la consegna della copia dei nuovi contratti di affidamento dei servizi di telefonia e pubblica illuminazione a seguito della loro scadenza”

I giudici concludono la nota fissando il termine di 20 giorni all’Organo di revisione contabile del Comune, per comunicare analiticamente tutte le informazioni richieste, “richiamandosi, in proposito, la responsabilità del Collegio dei revisori in caso di mancata o intempestiva trasmissione”.

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