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Netflix vola: risultati migliori delle previsioni

Netflix vola: risultati migliori delle previsioni

Lo streaming di contenuti video è sempre diffuso, anche in Italia, e Netflix continua a rafforzarsi sfruttando la sua posizione di leader del mercato: il terzo trimestre del 2017 si chiude con bilanci record per la compagnia americana, che però deve far fronte alle mosse dei tanti concorrenti.

La piattaforma creata da Reed Hastings e Marc Randolph sta facendo registrare performance economiche davvero notevoli, e il suo modello di business continua a stupire persino gli analisti, che non si aspettavano valori così elevati. L’ultima nota di aggiornamento trimestrale della società quotata a Wall Street ha ribadito invece che siamo in un’epoca di boom dello streaming.

Oltre a Netflix, che come vedremo fa la parte del leone, in Italia risultano attive anche le offerte di TimVision, Now Tv e Infinity sul versante delle offerte a “pacchetto”, mentre non bisogna dimenticare le piattaforme libere come RaiPlay, Mediaset.it, DPlay o La7.it. Un mercato sempre più competitivo e in cui, almeno nel nostro Paese, si fa ancora attendere l’impatto degli altri big americani come Hulu e Amazon, con altri colossi come The Walt Disney Company che annuncia già le sue mosse.

Ma la diffusione delle piattaforme non genera soltanto benefici per l’utenza: se è vero che, da un lato, la competizione impone alle società di migliorare offerte e servizi, dall’altro per lo “spettatore” finale c’è il rischio di non riuscire a star dietro alla programmazione dei vari canali, e soprattutto di non poter vedere il contenuto desiderato perché presente su un sistema diverso e alternativo dal proprio.

È quanto succede ad esempio agli abbonati a Netflix Italia che intendano vedere la pluripremiata serie tv House of Cards, di produzione Netflix ma trasmessa in esclusiva su Sky, o più in generale a chi desideri vedere prodotti cinematografici, i cui diritti di trasmissione sono piuttosto vari e mutevoli. Un punto di incontro a tutti questi problemi arriva da www.filmamo.it, sito e motore di ricerca “made in Italy” che consente di verificare in tempo reale la presenza di un contenuto video su tutte le piattaforme attive in Italia, con chiavi di ricerca molto specifiche come film in streaming gratis o catalogo delle serie Tv. Un’evoluzione della vecchia “guida programmi” decisamente più al passo con i tempi.

Tornando a guardare i risultati record di Netflix, la società ha chiuso il bilancio di settembre con un utile netto pari a 130 milioni di dollari, che rappresentano un incremento addirittura del 150 per cento rispetto all’anno scorso, quando si toccarono i 52 milioni; i guadagni sono trainati in modo particolare dall’accelerazione del numero di iscritti, aumentati di quasi 50 punti percentuali rispetto al Q3 del 2016. Nel solo terzo trimestre dell’anno in corso, infatti, il servizio di streaming ha guadagnato 5,3 milioni di iscritti, mentre il fatturato complessivo è arrivato a 2,99 miliardi di dollari.

Ancor più interessante è che il fenomeno continua a superare le previsioni degli analisti, che difatti avevano indicato in 4,5 milioni il totale di nuovi iscritti del trimestre. Continuando l’analisi, invece, bisogna aggiungere che ben 85 mila utenti sono localizzati negli Stati Uniti, mentre gli altri 4,45 milioni arrivano dalle sottoscrizioni del resto del mondo, Italia inclusa.

Anche nel nostro Paese sembra funzionare la formula Netflix, e anche se mancano numeri precisi sugli iscritti tricolore c’è qualche “strumento” per inquadrare il trend: secondo l’Osservatorio di EY Italia, tra settembre 2016 e luglio 2017 gli italiani che hanno sottoscritto un abbonamento alla piattaforma americana sono stati 800 mila, a riprova anche dell’interesse che lo streaming sta avendo nel nostro Paese, vicino a scalfire la storica predominanza della Tv tra le abitudini dei nostri connazionali, come si può leggere anche negli aggiornamenti su cinema e spettacolo di Magazine Pragma.

In particolare, nello stesso report si evidenzia come gli utenti di contenuti video Ott in tutto lo Stivale abbiano superato le 19 milioni di unità, in crescita di quasi tre milioni nell’ultimo anno; una gran fetta di questi (più di 4 milioni di individui) ha poi deciso di pagare per avere a disposizione contenuti video, stipulando un contratto con un operatore streaming tra quelli presenti online.

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