L’impegno con la comunità, guardando al progresso. Un cittadino prima di tutto. Non un politico. In questo anno e mezzo di esperienza all’assemblea regionale siciliana l’impegno profuso è documentato prima di tutto dai numeri: 6 interrogazioni da primo firmatario e altre 46 in associazione, 11 interpellanze, 3 mozioni e un ordine del giorno.

“Abbiamo difeso il territorio. Ci siamo indignati e denunciato ad alta voce disservizi. Abbiamo portato la voce del popolo al palazzo – afferma Alfio Barbagallo, candidato con l’Udc alla Regione ;  ci siamo intestati le battaglie più importanti producendo atti inconfutabili,  spendendoci per la salvaguardia della salute. Abbiamo anche segnalato i ritardi del 118 con le ambulanze non medicalizzate che pregiudicano la gestione dell’emergenza urgenza negli ospedali di Acireale e Giarre e quindi in un grande comprensorio”.

In tema di sanità l’impegno profuso da Barbagallo è stato testimoniato dal supporto ai sindaci del territorio con i quali ha lottato strenuamente per il rilancio del presidio ospedaliero di Giarre e la riattivazione del pronto soccorso: “Lo abbiamo fatto combattendo in prima fila: in ospedale, nelle corsie, tra la gente. Abbiamo denunciato lo stato di degrado in cui versa l’autostrada Catania Messina: la pavimentazione dissestata e i mancati interventi di bitumazione.  La mia attenzione è stata rivolta anche ad altri temi importanti: abbiamo chiesto a gran voce quale sia il futuro del porto di Riposto che rischia di diventare una cattedrale del mare. Mentre nei mesi scorsi abbiamo lottato per potenziare il dipartimento di salute mentale di Giarre mostrando la nostra vicinanza, la nostra solidarietà e il nostro impegno agli operatori sanitari. Chiesti servizi e interventi risolutivi nelle nostre strade ridotte a percorsi colabrodo. Abbiamo fatto questo con grande energia. E con la stessa forza vogliamo essere ancora protagonisti, con l’Udc, per superare le difficoltà, un passo alla volta. Per riportare fiducia alle nuove generazioni. Per realizzare quello che i cittadini vogliono”.

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