Randazzo, Patto di stabilità 2015, clamoroso colpo di scena: il Revisore dovrà rivedere il suo operato. -
Catania
16°

Randazzo, Patto di stabilità 2015, clamoroso colpo di scena: il Revisore dovrà rivedere il suo operato.

Randazzo, Patto di stabilità 2015, clamoroso colpo di scena: il Revisore dovrà rivedere il suo operato.

A denunciare la grave questione dello sforamento del Patto di stabilità del Comune era stato il candidato sindaco alle prossime elezioni del 2018 Francesco Sgroi. Oggi è il sindaco in carica Michele Mangione che contrattacca pesantemente Revisore e oppositori, confortato da una nota firmata personalmente dal Ragioniere generale dello Stato, dott. Daniele Franco.

La lunga querelle sulla certificazione del Patto di stabilità interno 2015 circa l’utilizzo degli spazi finanziari, in altre parole rispetto o sforamento del Patto, sembra concludersi definitivamente a favore del Comune etneo che in questo frangente ha rischiato ulteriori gravi conseguenze sul piano finanziario.

Per la Ragioneria generale dello Stato le procedure economico-finanziarie dell’Ente risultano coerenti con il quadro normativo vigente.

Adesso, dovrà essere il Revisore dei conti a rivedere la certificazione e apportare le richieste rettifiche entro il 12 novembre 2017.

Una Boccata d’ossigeno per l’amministrazione comunale che vede così allontanare lo spauracchio del crac finanziario; ma l’esito, tuttavia, rimane ancora incerto poiché si aspetta la decisione sul piano di riequilibrio finanziario pluriennale, presentato alla fine del 2016, il cui incartamento è tuttora sottoposto allo scrutinio ministeriale e del giudice contabile.

La delicata questione dei conti è pertanto rimessa interamente in discussione; ma, nel frattempo, il Consiglio comunale ha bocciato il bilancio consuntivo 2015 e quindi rischia lo scioglimento nelle prossime settimane. Non si escludono conseguenze legali e nuovi eclatanti colpi di scena in questo scorcio di fine sindacatura. Grande soddisfazione per il sindaco Mangione e la sua giunta, per i consiglieri che lo sostengono e per il personale dell’ufficio di ragioneria. La situazione politica e finanziaria, però, rimane piuttosto ingarbugliata.

La questione del Patto di stabilità interno per l’anno 2015, imposto dalle rigorose regole dell’Unione europea, era diventata più di una spina nel fianco per l’amministrazione Mangione. Tant’è che per l’opposizione consiliare, soprattutto per i consiglieri che fanno riferimento a Francesco Sgroi, la materia dello sforamento del Patto di stabilità era diventata un vero e proprio cavallo di battaglia.

A mettere la parola “fine” alla querelle è intervenuta la Ragioneria Generale dello Stato attraverso una nota firmata personalmente dal Ragioniere Generale dello Stato.

In sostanza, nella missiva – inviata al Revisore unico del Comune e per conoscenza alla Direzione centrale della Finanza Locale del Ministero dell’Interno, alla Sezione regionale di controllo per la Sicilia della Corte dei Conti e al Comune di Randazzo – il Dipartimento del Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) dà ragione al lavoro svolto dal Comune etneo, fornendo chiarimenti normativi e tecnici che confermerebbero il rispetto del Patto di stabilità 2015, sostenuto dall’ufficio di ragioneria e dall’amministrazione comunale e, invece, contestato dal Revisore unico dei conti e, di conseguenza, cavalcato dall’opposizione.

Dopo le tante accuse intrise di livore e falsità – afferma il sindaco Mangione – la verità alla fine è venuta a galla e il Revisore dovrà rivedere il suo operato a fronte dei suoi clamorosi errori. È bene sapere che questa è solo l’ultima delle varie note in cui il Mef dà ragione al Comune di Randazzo. Non ho mai nutrito dubbi sull’operato dell’ufficio di ragioneria che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto e che adesso è stato riscontrato con estrema soddisfazione, semmai ce ne fosse stato bisogno.

Alla luce di tutto ciò – continua il sindaco – è evidente che l’opposizione, che ha sempre difeso a spada tratta e sostenuto, a volte anticipandone persino posizioni e addirittura espressioni verbali, il Revisore dei Conti abbia agito in maniera strumentale per bloccare l’operato dell’amministrazione comunale giocando allo sfascio, con gravi conseguenze per il comune in quanto ente e per il paese in quanto cittadinanza. Ho atteso con fiduciosa pazienza e non senza sofferenza questa risposta – ci dice il sindaco Mangione – che non poteva che essere di questa natura.

Le stesse colonne di questa testata hanno ospitato un articolo sull’argomento (clicca e leggi Randazzo, sforato il Patto di stabilità interno. Sanzioni per il Comune dal 2018) in cui il signor Francesco Sgroi, che nel contesto assurge a ruolo di leader dell’opposizione, ha esternato toni e argomenti che adesso rendono palese una regia volta a distruggere non solo la mia immagine, ma anche la vita amministrativa dell’Ente principiando proprio dall’elezione del Revisore votato dall’opposizione che nei numeri è e continua ad essere maggioranza.

Adesso che tutti gli organi terzi danno ragione al corretto operato della mia amministrazione – commenta il sindaco – spero che i gruppi più ragionevoli dell’opposizione e che in verità in alcune recenti occasioni hanno cominciato a nutrire qualche dubbio sulle posizioni dell’Organo unico di Revisione, facciano un’ulteriore riflessione sulla vicenda a fronte dei suoi recenti sviluppi.

Per tre anni si sono subiti attacchi violentissimi in un clima di grande tensione che ha condizionato perfino il sereno lavoro degli uffici comunali. Un’azione di contrasto che ha travalicato la normale contrapposizione politica generando danni non indifferenti alle già difficili condizioni economiche del comune.

Basti pensare ai mancati trasferimenti dello Stato (oltre 2 milioni di euro) che originano dalle errate interpretazioni della norma del Revisore dei Conti sempre coincidenti con le posizioni di buona parte dei consiglieri di opposizione; somme che avrebbero consentito, per esempio, di effettuare pagamenti a fornitori e una più serena gestione dei servizi. Anche il difficoltoso iter dei bilanci sarebbe stato facilitato, reso invece lungo e travagliato, dalla pressoché totalità dei pareri negativi resi dal Revisore, fondamentalmente basati proprio sullo sforamento del Patto di stabilità, adesso smentito clamorosamente dalla citata nota del Ministero.

Grandissime in questi anni sono state, e in parte permangono tuttora, le difficoltà da affrontare quotidianamente per le condizioni in cui ho trovato l’Ente e per i nodi da sciogliere, ormai venuti tutti al pettine. Eppure, nonostante ciò, sono state fatte scelte che hanno garantito il più possibile il mantenimento dei servizi, la difesa dei livelli occupazionali di tutti i lavoratori, evitando anche l’aumento delle tasse (diversamente da come avvenuto in altri Comuni nella condizione del nostro).

Nonostante queste difficoltà, continuiamo a lavorare per raggiungere i tanti obiettivi che, insieme alla mia maggioranza, ci siamo prefissati e che, in parte stanno per essere raggiunti. Tra poco, solo alla luce dei fatti, ne daremo conto alla città. Questa è la politica che perseguiamo, senza clamori e livori; mai faranno parte del mio modo di intendere la politica, gli sterili e sempre controproducenti ostruzionismi; figuriamoci i disegni distruttivi”.

Gaetano Scarpignato

Potrebbero interessarti anche