Presentato a Catania “Ora vi cuntu 'na parità” di Francesca Curcuruto -
Catania
17°

Presentato a Catania “Ora vi cuntu ‘na parità” di Francesca Curcuruto

Presentato a Catania “Ora vi cuntu ‘na parità” di Francesca Curcuruto

Venerdì 6 ottobre scorso, in una delle sale del Palazzo della Cultura di Catania, Francesca Curcuruto, alla sua prima opera, ha presentato una raccolta di proverbi in lingua siciliana e racconti di vita dal titolo “Ora vi cuntu ‘na parità” (Algra Editore), alla quale ha lavorato per circa sei anni.

Diverse le motivazioni che l’hanno spinta a pubblicare il libro. Cresciuta in un tempo in cui non ci si poteva permettere altro, Il nonno e il padre, passavano il tempo con i figli e i nipoti raccontando loro fatti realmente accaduti, perlopiù durante la guerra, e proverbi imparati nel corso della vita.

“Il loro regalo era passare il tempo con noi – ha spiegato l’autrice facendo commuovere i familiari tra il pubblico – riuscire a mettere tutto per iscritto, per non dimenticare, era un sogno!”.

Il figlio e la nipote, trasferiti a Shanghai, non sono in costante contatto con le tradizioni e le culture della nostra Terra, per cui riuscire a mettere su carta tutto ciò che dalla famiglia la Curcuruto ha imparato, avrebbe risolto in parte il problema. Ecco un altro degli sproni per l’autrice. Non meno importante la figura della dottoressa Elisa Palio, vicina di casa, che ha saputo motivare la scrittrice dandole costante coraggio e consigli.

Durante la presentazione dell’opera quest’ultima ha spiegato la scelta del titolo: “Ora vi cuntu ‘na parità”, frase con cui il nonno della Curcuruto introduceva il momento dei racconti, insomma un richiamo per tutti i parenti presenti a casa per farli accomodare e ascoltare le sue narrazioni.

Presenti alla manifestazione, oltre al figlio della stessa autrice, Andrea, residente ormai a Shanghai, il quale ha saputo presentare l’evento in modo egregio, il vicesindaco della città di Catania Marco Consoli, e il dr. Alfio Grasso, titolare della casa editrice, il quale ha confidato che per lui “è un dovere deontologico difendere le tradizioni della nostra terra”.

Il libro è suddiviso in quattro sezioni: agire umano, sentimenti sull’amicizia, la vita quotidiana, motti e modi di dire. Per ogni sezione è stata letta dai familiari parte della premessa.

La più commovente di certo è stata la sezione riguardante l’amicizia, in cui l’autrice ha raccontato una vicenda tramandata dal papà Egidio Curcuruto, salvato in guerra da un amico speciale, Giuseppe, il quale scelse di caricarsi sulle spalle il compagno piuttosto che lasciarlo in mezzo al gelo durante la battaglia. Roberto Lipari, comico palermitano, ha scritto la prefazione per l’opera. Assente alla presentazione per motivi di lavoro, ha espresso nella stessa pagina, letta dalla figlia della Curcuruto, quanto importanti siano i proverbi. Essi sono spesso contraddittori, alle volte ci chiediamo come mai “cu va pianu va sanu e va luntanu” ma “cu taddu arriva mali alloggia”!

Il Lipari ha sottolineato che i proverbi sono in realtà armi pacifiche perché vengono usati quando servono, ciascuno di essi viene richiamato in situazioni diverse.

A separare i tempi durante la presentazione l’autrice ha fatto intervenire il gruppo folk Vecchia Jonia, diretto da Egidio Fichera, che ha allietato la serata con canti tipici siciliani. Un buon rinfresco di prodotti, come la tradizione vuole, ha concluso la manifestazione in festa. Con l’augurio che le bellissime tradizioni siciliane non vengano mai dimenticate, ma anzi sempre tramandate, la scrittrice ha promesso che continuerà il suo lavoro di ricerca delle tradizioni della nostra terra.

Nhora Caggegi

Potrebbero interessarti anche