Città di Messina 1-0 Giarre. Prima sconfitta in campionato per la capolista -
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Città di Messina 1-0 Giarre. Prima sconfitta in campionato per la capolista

Città di Messina 1-0 Giarre. Prima sconfitta in campionato per la capolista

Primo tonfo in campionato per il Giarre. Il Città di Messina si è imposto sulla capolista per 1-0.I segnali che potesse trattarsi di una partita particolarmente difficile, non erano sfuggiti alla compagine di Mirto.

Ma soprattutto, la consapevolezza che il sintetico di Mili Marina potesse anche tramutarsi in una trappola letale per i gialloblù, era riscontrabile nella linea di pensiero del club di via Olimpia. Tuttavia, la presa di coscienza sulle insidie che il match esterno contro il Città di Messina avrebbe potuto riservare, non è stata sufficiente ad evitare che la prima sconfitta si materializzasse.

I gialloblù sono stati soverchiati sul piano del ritmo e dunque atletico dagli uomini di Furnari, dispostisi a specchio per non regalare nemmeno un centimetro di superiorità numerica al Giarre. La chiave di lettura del confronto risiede nella difficoltà palesata dagli uomini di Mirto in materia di contrasto della supremazia esercitata dai locali in mezzo al campo.

Il passo dei peloritani, abili a rendere farraginosa la manovra avversaria, comunque lenta, era diverso da quello dei gialloblù, poco efficaci nei contrasti e spesso in ritardo sulla palla. Nel lavoro di interdizione e dunque teso a spezzare le giocate dei giallorossi, il Giarre è apparso poco incisivo.

Lamia, è stato quello che ha dato la sensazione di riuscire a tamponare di più. Eppure, l’agonismo da parte del Giarre non è mancato. Ma quando le gambe non girano e quando si deve ancora riacquistare l’abitudine a giocare su un determinato terreno di gioco, tutto diventa maledettamente più difficile. Le condizioni di precarietà fisica di alcune pedine gialloblù, hanno agevolato il compito dei giallorossi in materia di spinta.

I padroni di casa ne hanno infatti beneficiato guadagnando campo. La doccia fredda per gli ospiti, è arrivata al 19′ del primo tempo, quando Leotta ha atterrato Calcagno in area di rigore. Dagli unidici metri, Rasà ha confermato la sua vena da rigorista trasformando il penalty che è valso l’1-0, oltre che la vittoria finale.

Un ruolo non indifferente nel passo falso del Giarre, è stato però anche recitato dal direttore di gara, il quale, in diverse circostanze, ha lasciato correre il gioco invece di fischiare falli evidenti in favore dei gialloblù. Inoltre, nei minuti di recupero, l’arbitro non ha concesso un rigore solare al neoentrato centrocampista Patti, imbeccato da una battuta profonda del portiere gialloblù Dovara.

Per la sfida contro i padroni di casa del Città di Messina, il tecnico Gaetano Mirto ha schierato il suo Giarre in ordine ad un 3-5-2: Colonna tra i pali, Famà, Francesco D’Arrigo e Patanè in difesa, Simone D’Arrigo davanti la difesa, Compagno mezzala sinistra, Lamia mezzala destra, Sanfilippo ala sinistra, Spampinato ala destra e Leotta in avanti insieme a Caputa.

All’assetto tattico dei gialloblù, il Città di Messina ha replicato con una disposizione speculare (3-5-2): Paterniti tra i pali, Davide Leo e Di Stefano sulle fasce, Salvatore Leo, Filistad e Bombara in difesa, Calcagno davanti la difesa, Cardia mezzala destra, Quintoni mezzala sinistra e Genovese a supporto di Rasà.

Partono forte i giallorossi di Furnari. Genovese fa fuori Francesco D’Arrigo sulla trequarti per poi andare alla conclusione. Tuttavia, non inquadra lo specchio della porta. Al 14′ del primo tempo, sulla punizione di Quintoni, il colpo di testa di Cardia si stampa sul palo. Da pochi passi, Rasà spara alto fallendo il tap-in.

Al 19′ del primo tempo, Leotta atterra Calcagno in area di rigore. L’arbitro assegna senza esitazione il penalty che Rasà trasforma, gonfiando la rete. Al 24′ del primo tempo, Leotta serve dalla destra Caputa il quale calcia al volo di destro. La sfera sbatte a terra e si spegne a lato. Al 28′ del primo tempo, sulla punizione di Quintoni, il colpo di testa di Cardia non trova la porta.

Il Giarre allora prova scuotersi, ed è così che un lancio imbecca Leotta che entra in area ma al momento del tiro viene anticipato in scivolata. Tale tackle agevola l’intervento del portiere Paterniti. Poi, a seguito di uno scontro casuale tra Sanfilippo e Famà, il primo viene sostituito da Messina, mentre il portiere Colonna, a seguito della necessità di rispettare la regola relativa agli under, lascia il posto a Dovara.

Al 35′ del primo tempo, Quintoni ci prova con un tiro-lancio che però non mette in apprensione Dovara. Al 39′ del primo tempo, Lamia prova un tiro velleitario dalla distanza ma il pallone termina fuori. Successivamente, Lamia serve Compgno, il quale apre il gioco per Caputa che dalla destra sventaglia per Messina. Messina e Lamia combinano. Messina si guadagna un angolo che però non sortisce nulla.

Al 42′ del primo tempo, l’esterno gialloblù Spampinato ha sui suoi piedi la palla del possibile 1-1 ma di interno destro manda la sfera a lato dall’interno dell’area. Prima della fine della prima frazione di gioco, Genovese manda a vuoto la chiusura di Francesco D’Arrigo e confeziona un assist in orizzontale per Quintoni, il quale calcia di collo mandando la palla alta.

Nella ripresa, al 9′, su calcio d’angolo, il colpo di testa di Salvatore Leo costringe Dovara ad una super parata sostanziatasi in un balzo felino. L’estremo difensore gialloblù intercetta un’incornata destinata ad insaccarsi sopra la traversa. I giallorossi provano a mettere la palla in rete da distanza ravvicinata ma sparano fuori.

All’11’ del secondo tempo, Curcuruto sostituisce Simone D’Arrigo. Al 16′ del secondo tempo invece, Patti sostituisce Compagno nelle file del Giarre. Al 20′ del secondo tempo invece, Fragapane rileva Calcagno nel Città di messina. Al 24′ del secondo tempo, Paterniti blocca senza problemi una punizione dalla distanza del difensore gialloblù Famà.

Il Giarre intanto estrinseca un assetto imperniato sul 4-3-3 con Patti, Lamia e Curcuruto in mezzo al campo e reparto offensivo affidato al tridente composto da Leotta, Messina e Caputa. Curcuruto, impiegato da mezzala destra, quando il Giarre si distende totalmente in avanti, diventa l’esterno offensivo di destra di una batteria a quattro. Al 31′ del secondo tempo, Rasà viene sostituito da Alessandro. Al 34′ del secondo tempo, Nirelli rileva Francesco D’Arrigo tra i gialloblù.

Al 38′ del secondo tempo sulla punizione di Famà, il colpo di testa di Patti viene bloccato facilmente da Paterniti. Al 41′ del secondo tempo, Messina apre per Caputa che calcia di piatto, ma la sua giocata, a metà tra un tiro e un cross, non trova nessuno. Precedentemente, Lamia aveva messo in mezzo all’area dalla destra un cross per Leotta, che forse aveva subito una mezza spinta in area.

Nel primo minuto di recupero, Cardia calcia una punizione dalla distanza sulla quale Dovara, si fa trovare pronto. Infine, sulla imessa di Dovara, Patti subisce fallo in area di rigore ma l’arbitro lascia correre.

Al Giarre non basta la capacità di corsa di Curcuruto e la partita di sacrificio di Caputa, sempre impegnato a cucire tra centrocampo e attacco per aiutare la mediana. Il triplice fischio, sancisce il successo dei peloritani, adesso a quota 7 punti.

Umberto Trovato

 

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