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Mascali: ancora “fuoco e fiamme” in Consiglio Comunale

Mascali: ancora “fuoco e fiamme” in Consiglio Comunale

Ancora fuoco e fiamme in Consiglio, ieri sera, tra il sindaco Luigi Messina e i consiglieri di opposizione. La prima scintilla in apertura di seduta quando il consigliere di opposizione Grazia Carota ha sollevato la questione relativa al servizio trasporto alunni.

In precedenza l’Amministrazione Messina aveva proposto di fare compartecipare l’utenza scolastica (in base al reddito) alla spesa del trasporto alunni. Proposta bocciata dall’opposizione che nei giorni scorsi aveva presentato una nuova mozione nella quale chiariva come l’Amministrazione non avesse dato delle motivazioni valide all’aumento delle tariffe della compartecipazione pari al 36%, atteso che il Comune, così come afferma l’Amministrazione, non risulta trovarsi in condizione di deficit strutturale.

“L’aumento delle tariffe al 36% – ha chiarito in aula il sindaco Luigi Messina- è stata una proposta dell’ufficio e che nulla ha a che vedere con le condizioni economiche dell’Ente. L’aumento delle tariffe è solo un modo per aiutare l’Ente a gestire i servizi extra scolastici e non il servizio ordinario che il Comune è in grado di garantire”.

Chiarimento ritenuto tardivo dalla consigliera Carota che ha teso a sottolineare come nella proposta avanzata dall’Amministrazione non si faceva riferimento ai servizi di trasporto extrascolastico ma ad un aumento della compartecipazione dell’utenza per coprire le spese del trasporto ordinario in orario scolastico.

Nella mozione i consiglieri di opposizione propongono poi di fissare la distanza dalla casa alla scuola nella misura di 750 metri per gli alunni della scuola materna e del primo ciclo e di 900 metri per gli alunni della scuola media di primo grado. Secondo questa nuova fissazione e in base ad un primo calcolo effettuato dagli uffici Messina ritiene come una grossa fetta di utenti non sarebbe servita dal servizio scuolabus.

I consiglieri di opposizione propongono infine di stabilire dei punti di fermata lungo il percorso, fatta salva qualche eccezione per situazioni di certificata impossibilità dei genitori ad accompagnare l’alunno nel punto di partenza e di provvedere all’installazione di pensiline nei punti di fermata. “La spesa – chiariscono i proponenti- potrà essere recuperata attraverso una manifestazione di interesse, di cui al Regolamento per le Sponsorizzazioni approvato con delibera del consiglio comunale nel maggio del 2016”.

Dopo questo acceso dibattito, a volte scaduto in offese gratuite e personali da entrambe le parti, la consigliera Veronica Musumeci chiede al segretario comunale se aveva redatto la proposta di decadenza dalla carica di vice presidente del Consiglio di Alberto Cardillo per la sua incompatibilità con la carica di assessore.

Milazzo ha dichiarato apertamente che non procederà alla redazione della proposta di decadenza. “A seguito di più ampie riflessioni e ritenendo la figura del vice presidente un organo di garanzia – ha affermato in aula Milazzo – non procederò alla redazione della proposta di decadenza. Ciò non toglie che la proposta di decadenza possa essere redatta da un consigliere”.

Sull’argomento della decadenza,  nella seduta del 18 settembre scorso, era stato aperto un ampio dibattito tra il presidente del consiglio Giuseppe Priolo e lo stesso Cardillo che aveva inviato una nota all’Ufficio Ispettivo del Dipartimento Autonomie Locali, sottoscritta dai consiglieri Laura Di Bella, Giuseppe Vitale, Cristina Finocchiaro, Pietro Bonaccorsi, Graziana Scandurra, Valentina Gullotta, Paolo Virzì ed dallo stesso Alberto Cardillo, nella quale metteva in evidenza le “irregolarità e l’incongruità delle modifiche apportate al Regolamento comunale per il funzionamento del Consiglio e delle commissioni consiliari”; ritenendo oltretutto“illegittima ed immotivata ed in contrasto con le normative vigenti e lo stesso Regolamento l’incompatibilità prevista tra le cariche di assessore-consigliere e componente delle Commissioni Consiliari” e come “buona parte delle modifiche siano figlie di un atteggiamento punitivo nei confronti dei consiglieri di maggioranza a sostegno della Giunta, venendo meno i principi di astrattezza e generalità a cui ogni norma dovrebbe ispirarsi”.

La consigliera Musumeci, favorevoli i consiglieri di opposizione, ha quindi chiesto il rinvio del Consiglio fissato dal presidente Priolo per il prossimo 2 ottobre, quando i consiglieri di opposizione presenteranno la proposta di decadenza sempre che, ipotesi non trascurabile, l’Ufficio Ispettivo del Dipartimento Autonomie Locali non risponda al consigliere Alberto Cardillo ritenendo illegittima ed immotivata l’incompatibilità prevista fra la sua carica di Assessore e di Consigliere, lasciando di fatto Cardillo nella duplice veste di assessore e vice presidente.

Angela Di Francisca

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