Calcio: Sporting Adrano 0-1 Giarre. Seconda vittoria di fila e primato per i gialloblù -
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Calcio: Sporting Adrano 0-1 Giarre. Seconda vittoria di fila e primato per i gialloblù

Calcio: Sporting Adrano 0-1 Giarre. Seconda vittoria di fila e primato per i gialloblù

Per il Giarre, il campionato di Eccellenza inizia nel migliore dei modi. Dopo la vittoria di misura contro l’Atletico Catania, ottenuta grazie ad una stoccata di Lamia su cross dalla destra di Curcuruto, i gialloblù agguantano un altro successo, violando il sintetico dello “Stadio dell’Etna” di Adrano con il punteggio di 1-0.

Il suggerimento in verticale di Lamia e il colpo da biliardo di Messina dall’interno dell’area di piatto sinistro, valgono altri tre punti che significano primo posto in solitudine per la compagine di Gaetano Mirto. Prevalere sullo Sporting Adrano padrone di casa, è stato però impresa ardua. La supremazia territoriale dei gialloblù non era acompagnata da una manovra fluida o da un elevato tasso di pericolosità sottoporta.

Di contro, la formazione di casa, a parte qualche sortita insidiosa, non ha mai dato la sensazione di poter sferrare quel colpo che sposta gli equilibri in proprio favore. Ancora una volta, il terzetto di difensori composto da Miano, Francesco D’Arrigo e Spampinato, ha offerto garanzie sul piano della solidità. Il gioco gialloblù invece ha conosciuto un’involuzione, complice forse anche una riformulazione dell’assetto della squadra.

Il caldo asfissiante del pomeriggio di Adrano e una condizione non brillante dopo le energie spese nel match contro l’Atletico, sono gli altri fattori che potrebbero aver inciso sulla scarsa brillantezza atletica dei gialloblù. La pesantezza del terreno di gioco, ha rappresentato un altro aspetto che potrebbe aver condizionato il match degli ospiti.

Il tecnico Mirto comunque, per la sfida con lo Sporting Adrano, ha schierato un 3-4-3: Colonna tra i pali, Spampinato mezzo di sinistra, Miano mezzo di destra e Francesco D’Arrigo difensore centrale, Simone D’Arrigo e Lamia in mezzo al campo, Sanfilippo ala sinistra, Curcuruto ala destra, Compagno più avanzato sulla trequarti ma chiamato ad agire da esterno offensivo, e reparto avanzato completato da Leotta e Caputa.

Diversamente dalla gara d’esordio, Mirto ha disegnato un 3-4-3 che però non nasce per caso. Il tridente è solitamente concepito con lo scopo di porre in essere una fase di non possesso che preveda la pressione ai danni del reparto arretrato avversario. Inoltre, con il 3-4-3, le ali sono maggiormente supportate e sgravate dai più pesanti oneri che un 3-5-2 comporta. Ha sorpreso però la posizione di Compagno, seppur motivata dalla volontà di avere un giocatore più difensivo tra gli offensivi.

Dal canto suo, lo Sporting Adrano di Basile si è disposto con un 4-2-3-1: Tabascio tra i pali, Mascali terzino sinistro, Tuccio terzino destro, Amore e Giuseppe D’Arrigo centrali di difesa, l’ex gialloblù Napoli e Giuffrida mediani, batteria di trequartisti composta da Garrasi, Spitaleri e Santangelo e l’ex attaccante del Siracusa Petrullo in avanti.

Il Giarre parte a spron battuto costruendosi un’azione pericolosa con Leotta. Al primo minuto, Leotta si libera del terzino sinistro Mascali per poi sparare verso la porta. Il suo tiro viene respinto da un adranita ma il pallone torna sui piedi dell’esterno offensivo gialloblù, il cui rasoterra termina a lato. Al 9′, su angolo battuto dal centrocampista gialloblù Simone D’Arrigo, il velo di Curcuruto favorisce il tentativo di conclusione di Lamia che però cicca la sfera.

Al 17′ del primo tempo, Compagno inventa un’imbucata per l’inserimento in area di Lamìa, il quale viene atterrato ma il direttore di gara non ravvisa gli estremi per il penalty. Al 20′ del primo tempo, il colpo di testa sulla trequarti di Lamia, consente a Caputa di sparare, ma la sua bordata di destro termina alta. Successivamente, sugli sviluppi di un corner battuto da Simone D’Arrigo, il colpo di testa di Caputa è troppo debole per Tabascio. Intanto, nel corso della prima frazione di gioco, Leotta e Compagno si erano scambiati la posizione.

Chiusa la prima frazione di gioco sullo 0-0, ciò che si evince è che se è vero che i gialloblù hanno in mano le redini del gioco, di contro la squadra è sfilacciata e dunque con i reparti scollati tra di loro. Inoltre, la vena propositiva del centrocampista locale numero dieci Giuffrida ha creato qualche grattacapo agli ospiti.

Al 3′ del secondo tempo, sulla punizione dl centrocampista gialloblù Simone D’Arrigo, il colpo di testa di Francesco D’Arrigo si spegne a lato. Con il trascorrere dei minuti, il tecnico gialloblù Gaetano Mirto getta nella mischia il centrocampista Privitera, l’attaccante Messina e il difensore Patanè, mentre lasciano il campo Compagno, Curcuruto e Sanfilippo. Patanè va ad occupare la posizione di terzino destro mentre Lamia agisce da trequartista e addirittura in certi casi si alza ulteriormente allineandosi con gli altri tre attaccanti.

Con l’ingresso in campo di Nirelli al posto di Caputa, Leotta agisce sulla sinistra, Messina in avanti e Nirelli a destra. Prende forma un 4-2-3-1 che a tratti sembra un 4-2-1-3. Al 36′ del secondo tempo, arriva la doccia gelata per i tifosi locali e l’esplosione di gioia per i supporters gialloblù. Lamia inventa una verticalizzazione di esterno destro per Messina, il quale sorprende la difesa locale, schierata alta. Messina irrompe in area di rigore e calcia di piatto sinistro trafiggendo Tabascio. E’ il goal che manda in estasi il settore ospiti occupato dai tifosi giarresi.

Poco dopo però, Miano commette fallo ai danni di Catania. L’arbitro assegna il rigore in favore dello Sporting Adrano ma Petrullo lo fallisce calciando fuori. Al 44′ del secondo tempo, i gialloblù avrebbero la palla per chiudere il match. Messina è una spina nel fianco. Fa fuori due avversari e crossa da sinistra ma Lamia non fa in tempo per incocciare la sfera di testa. Intanto arriva Nirelli ma la sua conclusione è alta.

Lo Sporting Adrano non ci sta e con Petrullo mette i brividi ai gialloblù. Egli, spalle alla porta, si gira, ma la sua conclusione diviene una palombella sporcata in angolo. Poi Messina torna a rendersi pericoloso, ma dopo aver saltato un avversario, scocca un dardo che termina fuori.Nel recupero del recupero, ci prova l’adranita Rubino con una giocata similare a quella del suo compagno, ma il suo tiro termina fuori.

Il triplice fischio scatena la gioia dei gialloblù, sebbene sia smorzata da un infortunio occorso al terzino sinistro Famà, vittima di un colpo al cranio. Il giocatore però, fortunatamente, una volta trasferito all’ospedale di Biancavilla, è stato sottoposto ad una tac che ha dato esito negativo.

Adesso il Giarre si preparerà in vista della sfida casalinga contro il forte Paternò, fermo ancora a due punti. Nel frattempo però il club di Nirelli si gode il primato in solitudine e lo zero nella casella dei goal subìti in campionato. Non esiste pertanto clima migliore dalle parti di via Olimpia per affrontare l’ostacolo rossazzurro, il quale dovrà fare i conti con le rinnovate energie mentali dei gialloblù. Perchè si sa, un successo, soprattutto se ottenuto quando si fatica a brillare, conferisce nuove risorse, figlie di uno spirito rinfrancato e galvanizzato.

Umberto Trovato

 

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