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Giarre, parterre per i soliti vip al tempo di Città Viva

Giarre, parterre per i soliti vip al tempo di Città Viva

Chiariamo subito che Mario Venuti è un artista e in quanto tale non può rispondere del brutto concerto dell’altra sera in piazza Duomo.

Brutto sotto l’aspetto organizzativo. Da una parte il Comune, dall’altra i responsabili di palco e della logistica. In mezzo una pioggerella che ha indotto il direttore di palco a sospendere il concerto.

La delusione è stata tanta. E su questo abbiamo ampiamente scritto. L’aspetto organizzativo è stato “impeccabile”: analizziamolo.

Come nelle migliori tradizioni democristiane il parterre e’ stato curato nei minimi dettagli attraverso una spartizione delle prime tre file. Non si sono fatti mancare nulla. I consiglieri comunali hanno prenotato le seconde file e con una media di almeno cinque ticket a testa hanno invitato amici, parenti (fino alla terza generazione) ed elettori. Anche un concerto può intendersi come rimborso.

C’è poi chi, rivestendo un ruolo istituzionale, si è prodigato a lungo nel prenotare una decina di posti a sedere ai componenti del locale club service Lions. Un impegno profuso con una dedizione quasi commovente. Ospiti speciali che, alla prima pioggerella, prima ancora che Venuti decidesse di sospendere per qualche minuto il concerto, sono fuggiti via lasciando spazio ad alcuni increduli  cittadini “very normal people” che hanno occupato le sedie rimaste vuote, godendosi lo spettacolo – purtroppo per loro – solo per una ventina di minuti.

Il cerimoniere del Comune, affranto per l’assenza del più nobile dei giarresi (ha declinato l’invito in aperta polemica con l’assessore Piero Mangano, reo di non averlo chiamato in occasione del conferimento della cittadinanza al CT Giampiero Ventura), si è impegnato sino allo sfinimento nella gestione delle sedie. Prezioso si è poi rivelato il contributo del solito “tutto fare”, impiegato in qualunque evento nell’assolvimento di molteplici compiti: dalla conduzione del gonfalone, al ritiro delle transenne, alla vigilanza notturna in piazza.

Il sindaco, in prima fila, circondato dai fedelissimi: esperti, consulenti, aspiranti lacchè, imitando il suo predecessore, approfittando dell’ottimale posizione, non ha perso occasione per scattare decine di foto al cantante postandole orgogliosamente su FB, con tanto di didascalie, manco fosse stato un concerto dei Cold Play.

In terza e quarta fila ancora amici degli amici, impiegati comunali filo governativi, vari rappresentanti dei sottogoverni nati con questa amministrazione. Certo, nessuno immaginava la pioggia. E così la delusione oltre che del pubblico è stata cocente per i “cerimonieri del parterre”, quelli che avevano studiato nei dettagli la ripartizione dei posti “pregiati” con la consapevolezza di potere, forse, recuperare, già domani sera per lo spettacolo live “Insieme” o, nella peggiore delle ipotesi, nell’altro evento di settembre, quando per conquistare un posto occorrerà dichiararsi politicamente.

Mario Previtera

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