Approvato all’unanimità degli otto consiglieri presenti, nella serata di Ferragosto, il bilancio di previsione 2016. Un lungo e doloroso parto, quello di martedì scorso, da parte del consiglio comunale, dopo ben 4 bocciature da parte del Collegio dei Revisori e la relazione tuttavia rassicurante  del vice ragioniere generale, Giorgio Garufi, che tranquillizzava l’assise sulla perfetta regolarità contabile del documento finanziario dell’Ente (clicca e leggi Mascali, Consiglio approva Bilancio 2016 a Ferragosto).

Non altrettanta soddisfazione per l’approvazione del bilancio è stata espressa dall’opposizione consiliare, ormai formata da 11 consiglieri su 20, che scrive in una nota: “seppur in netta superiorità numerica l’opposizione non ha ritenuto di far valere la legge dei numeri su un atto obbligatorio per legge quale il bilancio di previsione 2016 che avrebbe dovuto essere predisposto dalla Giunta Messina già alla fine del 2015, mentre è stato predisposto il 13 luglio 2017, ovvero 16 mesi dopo, una lunga gestazione che non ha migliorato la qualità del documento, da definire realisticamente un “pasticcio”.

Il Consiglio – scrivono i consiglieri di opposizione Ernesto Pariti, Grazia Carota, Carmelo Caltabiano, Veronica Musumeci, Orazio Mangano, Emanuele Nigrì, Rosario Di Mauro, Agata Cardillo, Carlo Galati, Giuseppe Priolo ed Emanuele  Previtera – è stato privato della loro diritto-dovere di emendare il documento di bilancio in quanto ormai riferito ad una gestione conclusa il 31 dicembre 2016. Il documento di bilancio approvato da 8 consiglieri che si sono assunti la totale responsabilità mentre il sindaco Messina era ed è in vacanza, non rispetta i canoni obbligatori dell’equilibrio economico-finanziario come per altro attestato dal Collegio dei Revisori nelle cui conclusioni si legge come il Collegio il suo “parere non favorevole”. Il sindaco Messina – concludono i consiglieri di opposizione – dovrebbe piuttosto prendere atto di non avere più una maggioranza e rassegnare le dimissioni”.

Angela Di Francisca