Giarre, Centro diurno ai privati e lo spettro della revoca del finanziamento. Di Maria: "Amministrazione inadeguata: dimissioni subito" VD -
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Giarre, Centro diurno ai privati e lo spettro della revoca del finanziamento. Di Maria: “Amministrazione inadeguata: dimissioni subito” VD

Giarre, Centro diurno ai privati e lo spettro della revoca del finanziamento. Di Maria: “Amministrazione inadeguata: dimissioni subito” VD

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Nuova seduta della IV commissione consiliare per fare il punto sullo stato dell’arte del centro. In audizione ieri, oltre all’assessore alle Politiche sociali, Enza Rosano, i dirigenti dell’Area tecnica, Pina Leonardi e dei Servizi amministrativi, Letizia Nanì.  L’obiettivo rimane quello di accelerare i tempi. L’amministrazione intende procedere preliminarmente con un affidamento diretto della struttura di via Berlinguer ad una delle 14 cooperative iscritte nell’apposito albo comunale, avvalendosi di un progetto sperimentale per l’attivazione di un “centro incontro assistito e socio ricreativo per anziani”. Da centro diurno la struttura diventa altro.Un centro incontro allargato! Dunque, di fatto, una destinazione diversa da quella originaria – per la quale è stato disposto il finanziamento di 1,1 mln di euro – ma che consentirà di rendere fruibile il centro, nell’arco temporale di 4 mesi, in attesa del definitivo bando. Ancora in fase di stesura. Ad oltre un anno dall’insediamento dell’amministrazione D’ANNA.

Per il progetto sperimentale è stato preventivato un impegno di spesa di circa 23 mila euro. Il centro – come ha chiarito ieri l’assessore Rosano – garantirà agli ospiti assistenza nell’igiene personale, assistenza consumo pasti portati da casa, attività animative, aggregative, ricreativo culturali e un servizio di accompagnamento. Destinatari del centro saranno 30 anziani previa presentazione di istanza. Relativamente agli adempimenti tecnici, l’assessore Rosano ieri ha confermato che entro settembre si procederà con le attivazioni di rete elettrica e collocazione vasca imhoff per l’allaccio fognario. Come e quando, ieri, la dirigente Leonardi, non lo ha spiegato. Le soluzioni prospettate dall’amministrazione e dal dirigente tecnico, hanno inevitabilmente provocato malumori, anche nella stessa maggioranza. Amareggiato e deluso il presidente della IV Commissione, Giusy Savoca che non ha nascosto il proprio disappunto sull’avvio di “un affidamento diretto, anche se previsto dalla normativa”, lamentando “il mancato coinvolgimento della commissione nella predisposizione del progetto sperimentale”.

Savoca si è detta stupita per il fatto che la Commissione non è stata per nulla informata sugli intendimenti dell’esecutivo. Così come ha appreso solo in questi giorni che il centro diurno risulta sprovvisto di impianto fognario e rete elettrica.  Anche il consigliere Giuseppe Leotta ha espresso rincrescimento e stupore per le modalità con le quali si è proceduto, trattandosi, ha detto, di “materie che investono il Consiglio comunale e non la Giunta”. Pesante il giudizio espresso dal consigliere componente di opposizione, Fabio Di Maria che ha chiesto “le dimissioni dell’assessore Rosano e del sindaco D’Anna per l’inerzia dimostrata nella gestione della vicenda centro diurno e del rischio imminente di revoca del finanziamento. Una amministrazione inadeguata che muovendosi come un bradipo ha trasformato una importante opera di pubblica utilità in una incompiuta con la beffa della probabile restituzione delle somme. Un progetto provvisorio per la gestione del centro che si trasforma in una sala incontro per anziani. Con l’aggravante di un affidamento diretto che ha tutto il sapore di una operazione già studiata su misura”. Duro anche l’intervento del consigliere Leo Patane’ che si dice scettico sulla risoluzione della vicenda centro diurno visti i tempi contingentati.

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