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Riposto: in Consiglio comunale approda il Piano di Protezione civile

Riposto: in Consiglio comunale approda il Piano di Protezione civile

A Riposto, in Consiglio comunale, si inizia a parlare del piano di Protezione civile, un piano che – come ha spiegato l’ing. Di Maria dell’Ufficio tecnico – è stato redatto grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Protezione civile e che potrà essere un modello per altri progetti analoghi.

Diversi gli scenari di rischio che esamina: sismico, mareggiate, incendi di interfaccia, ma anche rischio tsunami e sversamento di idrocarburi in mare. Tutti analizzati nel dettaglio, con l’indicazione dei siti più esposti a pericolo. Se il rischio sismico è ormai quello più noto e studiato, solo negli ultimi anni sono emerse le criticità di tipo idrogeologico, e gli allagamenti che si verificano, ad esempio, ad Altarello o in viale Immacolata.

Il tema dovrà essere ulteriormente approfondito in commissione, così come ha chiesto il presidente della II commissione, Saro Cerra.

Durante il dibattito si è discusso dell’attendibilità degli allarmi emanati dalla Protezione civile e della responsabilità in capo ai sindaci in tal senso che sovente non hanno le informazioni e gli strumenti idonei per prendere questo tipo di decisioni.

Sebastiano Bergancini ha criticato il mancato coinvolgimento di associazioni che si occupano di protezione civile e anche del Consiglio comunale, la mancata apertura di un apposito capitolo di bilancio per finanziare le attività connesse e anche l’elenco delle imprese incluse nel piano di protezione civile.

A seguito, invece, di un’osservazione dell’avv. Carmelo D’Urso è stato chiarito che il piano non indica cosa occorre fare per eliminare o prevenire le criticità.

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