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Giarre, vertice sul futuro della polizia municipale: solo promesse

Giarre, vertice sul futuro della polizia municipale: solo promesse

Un confronto serrato quello svoltosi in municipio tra i rappresentanti sindacali della polizia locale giarrese e l’amministrazione comunale, conclusosi con le solite accorate promesse.

Da lungo tempo serpeggia il malumore non solo per la nota vicenda legata alle indennità del “Piano di miglioramento servizi” che la Procura della Corte dei Conti, ha congelato, richiedendone la restituzione, ma in linea generale per affrontare i temi che afferiscono l’organizzazione del corpo, le gravi carenze nel personale, l’assenza di riposi settimanali, l’utilizzo di locali insalubri per l’espletamento delle attività in ufficio, l’indisponibilità ad effettuare servizio, oltre le 22, cosi come previsto dal contratto nazionale.

Al vertice erano presenti da un lato le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Csa; dall’altro, il segretario generale dell’Ente, Salvatore Marco Puglisi, il comandante della Polizia locale, Maurizio Cannavò e la dirigente tecnica, Pina Leonardi.

Nel corso dell’incontro uno dei temi affrontati è stato quello dei riposi settimanali non goduti. Durante i turni di lavoro gli agenti – così come rappresentato in diverse occasioni dalle parti sociali – non riescono a riposare nei termini previsti dalla legge, ovvero una volta la settimana, mentre in realtà il riposo, almeno 15 volte l’anno, avviene ogni due settimane. All’amministrazione è stata ribadita  la necessità di individuare delle soluzioni, in quanto non è più tollerabile una situazione simile.

Il confronto tra polizia municipale e amministrazione è servito a fare anche il punto sulle indennità congelate, in virtù della disposizione della Procura della Corte dei conti. Secondo quanto confermato da Alessandro Spina (Uil), l’esecutivo che ha avviato le procedure per l’annullamento degli atti attraverso cui sono state corrisposte le indennità, al momento, l’Ente, non ha ancora disposto operativamente il recupero delle somme. Ma lo farà non appena possibile.

Di certo – hanno osservato i rappresentanti sindacali – una volta avviata la procedura, sarà inevitabile l’azione legale, poichè tutti gli agenti presenteranno ricorso, opponendosi alla restituzione delle somme percepite, ritenuta una iniziativa illegittima.

Relativamente all’espletamento del servizio, oltre le ore 22, l’amministrazione si è impegnata – la notizia è stata anticipata durante il confronto  – a predisporre l’apposita determina per il finanziamento di alcuni progetti finalizzati (“capitolo 208”) per l’espletamento delle attività lavorative in orario notturno. Le parti sociali, hanno ribadito che l’indisponibilità ad effettuare servizio oltre le 22 resterà in vigore fino a quando non vi saranno precisi segnali circa l’attivazione dei fondi.

Infine è stato affrontato il delicato tema riguardo le tutele sul piano della sicurezza. I sindacati di categoria hanno chiesto all’amministrazione di farsi interprete del profondo malessere in cui versa il personale della polizia municipale che ha sempre continuato a garantire i servizi d’istituto, nonostante le difficili condizioni. In merito è stato il segretario generale Puglisi, insediatosi da pochi mesi, ad assumere l‘impegno di avviare tutti gli approfondimenti necessari. Per il momento, dunque, solo promesse. Le solite. Ben presto si comprenderà quali siano le reali intenzioni.

Mario Previtera

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