Acireale, un numero per denunciare chi abbandona i rifiuti. Incrementata la videosorveglianza -
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Acireale, un numero per denunciare chi abbandona i rifiuti. Incrementata la videosorveglianza

Acireale, un numero per denunciare chi abbandona i rifiuti. Incrementata la videosorveglianza

Il Comune di Acireale raggiunge nel mese di giugno il 32% di raccolta differenziata, (dato certificato), ed entro il 31 luglio spariranno tutti i cassonetti e tutto il territorio sarà coperto dal servizio di raccolta porta a porta.

Persiste tuttavia il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e l’Amministrazione comunale rinforza gli strumenti di verifica e controllo sul territorio e sulle utenze.

Stamattina a Palazzo di Città il sindaco Roberto Barbagallo, l’assessore alle Politiche Ambientali Francesco Fichera e il comandante di Polizia Municipale Antonio Molino hanno annunciato in conferenza stampa i nuovi strumenti messi in campo.

«In pochi mesi abbiamo avviato la raccolta differenziata porta a porta e abbiamo coperto con il servizio tutto il territorio comunale, adesso potremo dedicarci esclusivamente alle criticità, che ci sono e vanno risolte. Ci sono piccoli problemi di decoro, c’è chi lascia esposti i mastelli, in alcune zone potremmo avviare delle sperimentazioni o implementare il servizio con sistemi elettronici – ha detto il sindaco in apertura di conferenza stampa -. Ma la maggior parte della città fa bene la differenziata, collabora e tanti vogliono darci una mano a combattere gli incivili, ma ci sono attività di somministrazione esterne, residenti dei Comuni vicini, evasori e anche alcuni che proprio non si rassegnano che continuano a sporcare la città. Dobbiamo andare nelle singole case, convincerli che è indispensabile fare la differenziata e colpire chi viene a scaricare nel nostro territorio e chiediamo una mano ai tanti acesi onesti, che già ci aiutano segnalando gli incivili. La città è di tutti e tutti dobbiamo vincere questa scommessa».

La prima delle nuove telecamere di videosorveglianza che il Comune collocherà nel territorio ha permesso al Comando di Polizia Municipale di acquisire nel fine settimana appena passato 600 filmati.

«Stiamo visionando i filmati uno per uno, -ha annunciato il comandante Molino-. Con l’ordinanza 93 abbiamo fissato le modalità di conferimento dei rifiuti e adottato sanzioni più pesanti, passando a una sanzione amministrativa pecuniaria di 250 euro se l’abbandono dei rifiuti comporta violazione del decoro cittadino. Da febbraio a oggi abbiamo elevato 300 verbali e stiamo notificando 200 ordinanze di ingiunzione che si riferiscono a casi dello scorso anno. Saremo precisi, corretti, ma inflessibili. La repressione si lega a tutte le altre azioni dell’Amministrazione comunale. Dobbiamo incidere su chi si rifiuta di conferire in modo differenziato. Ora ci appelliamo ai cittadini perbene che vogliono aiutarci. Mettiamo a loro disposizione il numero 3917042308, inviateci video di chi sporca la città, indicando il luogo e l’orario. Le immagini ci consentiranno di punire i trasgressori e vi garantiamo l’assoluto anonimato».

«Siamo arrivati alla fase conclusiva dell’attivazione del Piano del servizio di raccolta porta a porta, concluderemo con Santa Maria Ammalati, Pennisi e Piano D’Api. Ricordiamoci che l’abbandono avviene perché c’è qualcuno che abbandona, e sono residenti, non residenti evasori e non evasori. Non chiediamo ai cittadini di improvvisarsi pubblici ufficiali, ma molti stanno collaborando mettendo a disposizione le immagini di sorveglianza private e noi forniamo un ulteriore sistema assolutamente anonimo,- ha detto l’assessore Fichera-. Un software sta incrociando diverse banche dati: popolazione residente, contratti di locazione, luce, acqua, catasto e TARI. C’è anche chi paga la Tari ha ricevuto i mastelli e non li espone, ma ricordiamogli che è una strada senza ritorno. Dal 3% Acireale è passata al 32% di raccolta differenziata e questo è il dato dei cittadini che stanno facendo bene. E’ d’obbligo adesso investire sui controlli e tutti dobbiamo denunciare chi non si sta comportando secondo le regole del vivere civile».

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