Operazione Camaleonte, quei migranti definiti "porci e zingari" VIDEO CONFERENZA STAMPA -
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Operazione Camaleonte, quei migranti definiti “porci e zingari” VIDEO CONFERENZA STAMPA

Operazione Camaleonte, quei migranti definiti “porci e zingari”  VIDEO CONFERENZA STAMPA

VIDEO: LA CONFERENZA STAMPA IN PROCURA 

L’inchiesta sfociata nell’operazione Camaleonte, ha consentito di far luce su una gestione non conforme alla legge, che gli investigatori hanno definito «illecita e truffaldina», dei centri di accoglienza di Giarre, Mascali e sant’Alfio. L’indagine dei carabinieri della Compagnia di Giarre ha preso avvio da alcuni fatti di violenza segnalati nel 2014 in alcune comunità di accoglienza. Le cooperative gestivano centri di accoglienza dove erano ospitati 196 minori per un giro d’affari di due milioni di euro.

«E’ ovvio che non si deve fare di tutta l’erba un fascio. Vi sono centri di accoglienza certificati che sono motivati da scopi di solidarietà e questi operano bene. Ma dobbiamo essere assolutamente severi nei confronti di quelli che invece, speculando sul bisogno ed approfittando di questa situazione emergenziale, non fanno il loro dovere», ha detto il Procuratore della Repubblica a Catania, Carmelo Zuccaro, incontrando i giornalisti in merito all’operazione “Camaleonte”.

L’allegra gestione delle strutture per migranti a Giarre era emersa nel luglio del 2016 in occasione di una visita a sorpresa della Commissione parlamentare nazionale d’inchiesta nel centro di accoglienza di via De Gasperi a Giarre.  È stato drammatico e preoccupante l’esito di quell’ispezione effettuata dal presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema dell’accoglienza ai migranti Gennaro Migliore che, in esclusiva a Gazzettinonline, aveva definito senza mezzi termini “indecenti”.

IL BLITZ DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE 

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