Zona Artigianale di Giarre, atti di ingiunzione per 11 operatori insolventi -
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Zona Artigianale di Giarre, atti di ingiunzione per 11 operatori insolventi

Zona Artigianale di Giarre, atti di ingiunzione per 11 operatori insolventi

Sono in fase di notifica gli atti di ingiunzione da parte del Comune di Giarre a carico di 11 locatari dei capannoni della Zona Artigianale di Trepunti  in seguito al mancato pagamento dei canoni per l’utilizzo dei padiglioni all’interno dell’impianto produttivo di contrada Codavolpe.

Con determina del sindaco è stato conferito l’incarico ai legali del pool per seguire la delicata vicenda, con il precipuo obiettivo di recuperare le somme. Non è la prima volta che i locatari dei padiglioni dell’area artigianale finiscono nel mirino del Comune. Già nel febbraio del 2015, con l’ex sindaco Roberto Bonaccorsi, era stato notificato un atto di pignoramento presso terzi nei confronti di un gruppo di artigiani non avendo corrisposto le somme del canone da numerosi anni, insolvenze tramutatesi in un credito complessivo, rivendicato dal Comune, pari a 300 mila euro.

La predisposizione delle procedure coercitive per l’incasso delle somme dovute, con straordinaria coincidenza è stata avviata nei giorni in cui gli artigiani aderenti all’Ula Claai in una lettera trasmessa all’amministrazione, denunciavano lo stato di degrado in cui versa la Zona artigianale di Trepunti, richiedendo l’intervento del Comune le cui amministrazioni hanno usato la Zona artigianale come “bancomat” per scongiurare il dissesto e riequilibrare i bilanci.

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