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Francavilla di Sicilia: elezioni amministrative tra rinnovamento e conservazione

Francavilla di Sicilia: elezioni amministrative tra rinnovamento e conservazione

Alle elezioni amministrative francavillesi di domenica scorsa ha decisamente trionfato la voglia di cambiamento rispetto alla politica degli ultimi decenni.

Ad avere la meglio, con oltre un migliaio di preferenze rispetto alle ottocento e passa riportate dal sindaco uscente Lino Monea, è stato infatti il quarantaquattrenne sindacalista della Cisl Vincenzo Pulizzi alla guida della lista civica “La Svolta”, interamente costituita da giovani e meno giovani del Comune dell’Alcantara alla loro prima esperienza politica, fatti salvi alcuni che avevano provato a cimentarsi nella tornata elettorale di cinque anni fa, ma rimasti sostanzialmente “vergini” per non essere riusciti ad accedere al cosiddetto “Palazzo” o (come nel caso dell’ingegnere Filippo Grifò e dell’avvocato Isidoro Musumeci) perché costretti ad abbandonare anticipatamente la scena a seguito dello scioglimento del Consiglio Comunale francavillese a causa della mancata approvazione del Bilancio.

Ma, se vogliamo, il politico più “navigato” della coalizione rivelatasi vincente è proprio il suo leader, in quanto il neo sindaco Pulizzi ebbe a rivestire il ruolo di consigliere comunale d’opposizione alla fine degli Anni Novanta nel gruppo “Progetto 2001” facente riferimento proprio al suo principale avversario di queste elezioni amministrative, ossia il primo cittadino uscente Lino Monea. Alla luce del democratico verdetto di qualche giorno fa, possiamo, dunque, ben dire che… l’allievo ha superato il maestro.

Ma bisogna dare atto ad Enzo Pulizzi, una volta conclusasi quella breve esperienza consiliare, di essersi mantenuto distante dagli ambienti politici locali, preferendo dedicare le proprie energie all’attività sindacale in qualità di responsabile comprensoriale della Cisl, ruolo questo che gli ha consentito di ergersi efficacemente a paladino dei diritti dei lavoratori più deboli di Francavilla di Sicilia e dintorni.

Oggi, dunque, Pulizzi è il depositario delle aspettative di rinnovamento della sua comunità, consegnategli nelle urne di domenica scorsa.

Ma, a nostro modesto avviso, bisognerebbe andare cauti nel definire Francavilla di Sicilia “vogliosa di rinnovamento”. Come suol dirsi, “veniamo e ci spieghiamo”.

Il rinnovamento è un qualcosa di piacevole, se non “doveroso”. Ed in tempi di magra come quelli che si stanno vivendo (specie nei medio-piccoli Comuni del Sud Italia) siamo in tanti a sperare che il “nuovo” (nella fattispecie il sindaco Pulizzi e la sua compagine “La Svolta”) possa determinare un’inversione di rotta sui fronti di un’economia sempre più asfittica, di un’occupazione ridotta al lumicino e di una pressione fiscale insostenibile a fronte di servizi pubblici carenti.

Ma vien da chiedersi: l’elettorato francavillese ha chiesto realmente ed “a gran voce” il cosiddetto “rinnovamento”? Su questo nutriamo qualche dubbio, visto che “se la matematica non è un’opinione” 1.081 cittadini elettori hanno votato per il “nuovo” e 1.141 (ossia una cifra leggermente superiore…) per il cosiddetto “vecchio”.

Da cosa scaturisce quest’ultima cifra? Presto detto: dai consensi ottenuti dal sindaco uscente Lino Monea (879) cui sono da aggiungere quelli (262) tributati all’ex sindaco Salvatore Nuciforo in qualità di candidato consigliere comunale nella lista guidata dal medico Rosa Giuffrida, rimasta fuori dai giochi in quanto classificatasi terza.

Sino a prova contraria, infatti, Monea e Nuciforo, oggi su sponde politiche contrapposte ma un tempo sodali ed alleati politici “di ferro”, dovrebbero rappresentare il tanto vituperato “passato”, del quale però sono ancora “nostalgici” oltre mille elettori francavillesi, che evidentemente si contrappongono ai quasi altrettanti mille aspiranti a quel rinnovamento che Enzo Pulizzi ed i suoi “ragazzi” propugnano e che auspichiamo possa produrre buoni frutti.

Con ciò non vogliamo assolutamente far intendere che dalle recenti elezioni amministrative la comunità francavillese è uscita “spaccata in due”: diciamo solo che il nuovo sindaco Pulizzi ed i suoi collaboratori dovranno, a partire dalle prossime settimane, dare il massimo per dimostrare alla popolazione locale di essersi meritati la fiducia che molti “coraggiosi” cittadini hanno loro accordato, senza dover anch’essi, nell’arco di appena un quinquennio, acquisire il triste ed impopolare status di “vecchi politicanti”.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: Vincenzo Pulizzi, nuovo sindaco di Francavilla di Sicilia, in una foto della fine degli Anni Novanta, quando rivestiva la carica di consigliere comunale. Nei riquadri i candidati consiglieri comunali più votati (con oltre 200 preferenze) alle recenti elezioni amministrative del Comune dell’Alcantara      

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