Giarre, ecco le carte della Corte dei Conti. Tensione alle stelle per un nuovo caso che investe sindaco e comandante -
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Giarre, ecco le carte della Corte dei Conti. Tensione alle stelle per un nuovo caso che investe sindaco e comandante

Giarre, ecco le carte della Corte dei Conti. Tensione alle stelle per un nuovo caso che investe sindaco e comandante

Segreti da nascondere, tentativi di depistaggio fanno da sfondo al carteggio tra il Comune di Giarre e la Procura della Corte dei conti che domenica scorsa l’ex sindaco Roberto Bonaccorsi ha citato, nel suo forum al teatro Rex,  sfidando apertamente il sindaco Angelo D’Anna a renderla pubblica.

E invece, la tanto sbandierata trasparenza del sindaco è andata a farsi benedire (al Carmine) tanto più che ieri mattina il consigliere comunale Giannunzio Musumeci si è reso protagonista di un acceso scontro verbale con il neo segretario generale Marco Puglisi, al punto da minacciare di chiamare i carabinieri dopo che il carteggio, richiesto per iscritto lunedì scorso, non veniva ancora consegnato, accampando banali scuse.

Al centro della bollente vicenda, vi sono le indennità del cosiddetto “Piano di miglioramento servizi della Polizia municipale”. Secondo quanto si è appreso, nel 2014, durante la sindacatura Bonaccorsi, tali indennità (quelle relative al 2013) erano state congelate, poiché in un parere che l’amministrazione aveva richiesto alla Corte dei conti, i magistrati contabili – al termine della camera di consiglio del 22 settembre 2015 – ne avevano inibito la possibilità della distribuzione, in seguito al mancato rispetto del Patto di stabilità 2012.

Nonostante il perentorio diniego, il sindaco Angelo D’Anna ha erogato le indennità alla polizia municipale – previo parere legale – con determina del dirigente n. 200 del 1-12-2016, assegnando al corpo della polizia locale la somma complessiva di 71.603,48 euro.

A questo punto nell’aprile scorso – evidentemente a seguito di una segnalazione – è scattato l’intervento della Procura della Corte dei Conti, ravvisando la necessità di un approfondimento stante l’ipotesi di danno erariale derivante – si legge nella corrispondenza tra il Comune e il Pubblico ministero – da una richiesta di parere ad un avvocato da parte del sindaco di Giarre, allo scopo di erogare indennità in favore dei vigili urbani, in spregio a quanto stabilito dalla deliberazione della Corte dei conti del 2015”.

Nelle successive comunicazioni la Procura regionale della Corte dei conti che ha definito “finto il parere richiesto dal sindaco D’Anna ad un avvocato esterno all’Ente” – ha ribadito le proprie determinazioni costringendo il vice segretario dell’Ente comunale, Maurizio Cannavò (comandante della Polizia locale) ad assumersi le proprie responsabilità a rispondere con nota del 18 maggio scorso, riscontrando la disposizione della Corte dei conti comunicando nero su bianco che “l’ufficio competente dell’Ente comunale sta ultimando la procedura avente ad oggetto l’annullamento in autotutela della determina dirigenziale n. 200 del 1-12-2016, con conseguente recupero integrale delle somme corrisposte in virtù della stessa”.

Alla luce dei fatti sorgono alcune precise domande. Perchè il carteggio è stato tenuto segreto e perchè è stato impedito, fin quando non è arrivata la minaccia di interpellare i carabinieri, di consegnare i documenti richiesti al consigliere Musumeci? E ancora: come sapeva l’ex sindaco Roberto Bonaccorsi (specialista nel tenere segrete le carte salvo poi essere scoperte dalla stampa come nel caso dell’acquisto di un immobile in piazza Duomo mentre si ipotizzava la pedonalizzazione permanente di via Duomo, costando una querela al consigliere Giannunzio Musumeci per averlo definito “affarista”) dell’esistenza del carteggio?

Chi ha informato la Corte dei conti dell’avvenuto pagamento delle indennità facendo così aprire una istruttoria? E infine, se la determina di liquidazione delle indennità è stata sospesa in autotutela, quanto vale (e quanto è costato) quel parere legale richiesto dal sindaco ad una civilista esterna dell’Ente, peraltro finita nel mirino del magistrati contabili?

Dal canto suo il consigliere comunale Giannunzio Musumeci afferma che: “Non ho ancora avuto modo di leggere per bene tutta la documentazione. A prima vista questa vicenda lascia alquanto sbigottiti. A mio avviso è stato affrettato ritenere illegittima l’erogazione delle somme ai dipendenti che, in ogni caso, le hanno percepite in buona fede. Infatti ritengo frettolosa qualsiasi azione volta al recupero delle somme dei dipendenti. D’altronde il clima di veleni e persecuzioni che ha caratterizzato il Comune negli ultimi anni non poteva non generare episodi di grave danno ai dipendenti e al Comune”.

Frattanto si apprende che gli agenti della Polizia locale sono pronti alla sommossa poichè per nulla disponibili a restituire le somme. Si profila nuova carta bollata e tensioni alle stelle.

Mario Previtera

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