Sono stati compiuti questa mattina nei laboratori del Reparto investigazioni scientifiche di  Tremestieri (Messina), nel quadro delle indagini relative all’efferato omicidio del 27enne giarrese Dario Chiappone, sgozzato la sera del 31 ottobre scorso in via Salvemini a Riposto, gli esami comparativi su due piccole macchie di sangue che potrebbero appartenere alla vittima.

Le tracce ematiche – come si ricorderà – erano state rilevate nei giorni scorsi dai carabinieri del reparto operativo di Catania sui tappetini di stoffa lato passeggero, parte anteriore di una Ford Fiesta. Un elemento investigativo fondamentale che ha segnato la svolta delle indagini a sette mesi dal delitto, portando la Procura di Catania ad emettere due avvisi di garanzia per omicidio premeditato a carico di due pregiudicati ripostesi, Tuccio Agatino e Salvatore Di Mauro, quest’ultimo nel frattempo resosi irreperibile da alcuni giorni e proprietario della Fiesta SW.

L’esito degli accertamenti odierni, da intendersi proceduralmente come atti irripetibili, potrebbe essere ufficializzato nelle prossime ore e non si escludono provvedimenti. Le comparazioni sono state eseguite nei laboratori scientifici dell’Arma alla presenza dei legali di due indagati, gli avvocati Cristoforo Alessi e Enzo Iofrida.