Un progetto "capolavoro" per una strada che cambierà la storia di Riposto. Frattanto il gruppo del Pd perde un altro pezzo -
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Un progetto “capolavoro” per una strada che cambierà la storia di Riposto. Frattanto il gruppo del Pd perde un altro pezzo

Un progetto “capolavoro” per una strada che cambierà la storia di Riposto. Frattanto il gruppo del Pd perde un altro pezzo

C’era aria di solennità, giovedì sera, nell’aula consiliare di Riposto, riunita per discutere dell’arteria di collegamento tra Riposto e il casello autostradale, ed esattamente del “rinnovo dell’apposizione dei vincoli preordinati all’espropriazione connessa all’approvazione del progetto esecutivo della strada di collegamento diretto dalla strada statale 114, in prossimità dello svincolo autostradale di Giarre, con l’abitato di Riposto”.

Il tracciato dell’arteria, a grandi linee, partirà dalla seconda piazzola di Torre Archirafi per giungere nei pressi del centro commerciale Conforama. L’opera, rendendo più facile raggiungere Riposto, potrebbe cambiare il destino del comune marinaro, accrescendone l’attrattività.

I vincoli al piano regolatore generale, ormai scaduti, andavano rinnovati perché così si potrà procedere con gli espropri dei terreni, indispensabili per poi avviare la gara, visto che è richiesta la proprietà dei terreni in cui si realizzerà l’opera.

I lavori consiliari sono stati preceduti da quelli della II commissione ove il presidente Saro Cerra ha invitato tutti gli attori principali che hanno concorso alla realizzazione di quest’opera.

L’architetto Salvo Calì, dell’Ufficio tecnico comunale, ha definito il progetto esecutivo dell’opera un capolavoro per l’accuratezza con cui è stato redatto al punto da renderlo – a suo avviso – un prototipo di progetti futuri. A lavoro, come impone la legge, c’è anche una società che si sta occupando della verifica del progetto.

L’avvocato Carmelo D’Urso, memoria storica di Riposto, ha ripercorso la lunga vicenda di questo progetto che dura da 50 anni e che nel corso degli anni ha perso più volte dei finanziamenti. Tanti i politici ripostesi che hanno cercato di realizzare questa strada e di cui – come ha ricordato D’Urso – ne sono rimasti solo tre in vita: lui stesso, il sindaco Caragliano e l’assessore Grasso.

Notevole la soddisfazione del primo cittadino ripostese Enzo Caragliano che ha sottolineato come grazie a questa arteria sarà più facile raggiungere Riposto senza dovere passare da Giarre, e questo faciliterà lo sviluppo del territorio.

L’atto è stato approvato all’unanimità dal civico consesso, assente in aula Ezio Raciti che non è rientrato dopo una sospensione.

Durante la seduta non è mancata un’ulteriore puntata della saga politica ripostese: l’uscita del consigliere Alfredo Scalia dal gruppo consiliare del Pd. Pur rimanendo all’interno del Partito democratico, Scalia in Consiglio si è dichiarato indipendente.

L’uscita di Scalia fa seguito a quella di Bergancini che, a sua volta, fa seguito alle dimissioni da capogruppo del Pd dell’avvocato Carmelo D’Urso. Nel gruppo consiliare restano adesso solo l’avvocato D’Urso e Giovanni Pennisi.

Maria Gabriella Leonardi

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