Taormina: "rischio ritiro anticipato capolavori Antonello Da Messina per leggerezze burocratiche dell’Amministrazione" -
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Taormina: “rischio ritiro anticipato capolavori Antonello Da Messina per leggerezze burocratiche dell’Amministrazione”

Taormina: “rischio ritiro anticipato capolavori Antonello Da Messina per leggerezze burocratiche dell’Amministrazione”

Taormina rischia di perdere anticipatamente le tre opere di Antonello da Messina spostate appositamente per il G7 a Palazzo Corvaja. Una vicenda che “indigna” Roberto Celli  realizzatore di Unescosites, la mostra che solo la settimana scorsa ha incantato le first ladies arrivate a Taormina in occasione del G7 con i capolavori di Caravaggio e Antonello Da Messina, esprime seria preoccupazione per il rischio di rientro anticipato delle opere di Antonello da Messina a causa di una leggerezza burocratica dell’Amministrazione.

“Si viene a conoscenza di una notizia così incredibile e scalcinata che sembra proprio di essere su “Scherzi a parte”. Sono profondamente sdegnato. Il solo paventare un possibile rientro anticipato di dipinti di Antonello da Messina esposti per soli 10 giorni a palazzo Corvaja di Taormina nella mostra Unescosites arrecherebbe un danno incredibile a tutti i visitatori già prenotati per una visita alla mostra sino al 30 giugno, una figuraccia mondiale alla Sicilia, un danno alla collettività ed una insulsa dissipazione di denaro pubblico, ed un insulto all’intero mondo della cultura per violentare con arroganza un dialogo in atto nell’incontro sublime tra capolavori assoluti dopo oltre 400 anni.

La mostra è stata realizzata con un accordo di coproduzione tra la società Beni Culturali ed il Dipartimento Beni Culturali della Regione Sicilia, all’interno della mostra Unescosites, perfezionato con la firma del dirigente generale Gaetano Pennino, alle ore 16.00 del 19 maggio ultimo scorso che ne prevede una durata sino al 30 giugno.

Se l’accordo non fosse perfettamente valido, il dottor Pennino non avrebbe dovuto firmare. D’altronde lo stesso Pennino ha riconosciuto con PEC del 25 maggio che Beni Culturali aveva perfettamente adempiuto a tutti i propri obblighi. Se fosse confermata la notizia di un asserito rientro in anticipo dei dipinti di Antonello da Messina, il venir meno a questo accordo comporterebbe, oltre ad evidenti violazioni contrattuali un caso di abuso di potere d’ufficio e farebbe prefigurare un conseguente danno erariale.

Beni Culturali ha già provveduto nella giornata di ieri per chi legge a diffidare il Dipartimento Regionale a porre in essere qualsiasi tipo di azione che possa pregiudicare i diritti della società garantiti con un protocollo pienamente valido ed efficace. Le motivazioni lette di una mancata comunicazione tra l’Assessorato regionale della Sicilia ed il comune di Taormina, oltre ad essere inconferenti, sono talmente ridicole e assurde da poter prefigurare dietro tutto questo giochi sotterranei inconfessabili tra amministrazioni che non esiteremo a denunciare portando gli atti alla procura della Repubblica.

E’ incredibile leggere come burocrazie più scellerate rischino di ostacolare l’iniziativa di un privato che ha investito moltissimo e che ha ricevuto un generale apprezzamento pubblico anche a livello internazionale. Portare via i quadri sarebbe una azione davvero scellerata di cui riderebbe il mondo intero, soprattutto dopo il grande successo nei giorni del G7, quando la mostra multimediale Unescosites è stata ammirata anche da Melania Trump, Brigitte Macron e Manuela Gentiloni”.

Scenario che ha acceso una polemica, con partiti politici che parlano di “burocrazia che uccide il turismo in Sicilia”. Sulla vicenda è intervenuto il ministero ai Beni culturali sottolineando che sulla mostra di Taormina “la competenza è esclusiva della Regione Siciliana”.

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