Mascali: "il sindaco Messina non dice la verità"! L'opposizione torna all'attacco -
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Mascali: “il sindaco Messina non dice la verità”! L’opposizione torna all’attacco

Mascali: “il sindaco Messina non dice la verità”! L’opposizione torna all’attacco

E non c’è pace per il povero primo cittadino mascalese Luigi Messina che viene ripetutamente bacchettato da più fronti: prima la dichiarazione d’indipendenza dal gruppo di maggioranza del vice presidente del consiglio Alberto Cardillo; le dimissioni dell’assessore al Bilancio Alessandro Amante; la fuoriuscita dalla maggioranza del gruppo “Mascali C’è” che fa capo al commercialista nunziatese Giuseppe Cardillo; la mozione del “Gruppo Mascali C’è” e dei consiglieri di opposizione nella quale dichiarano che voteranno “no” allo schema previsionale del bilancio 2016, già approvato dalla Giunta;  gli attacchi dell’avvocato Ernesto Pino e dulcis in fundo il manifesto dei consiglieri di opposizione che tornano a scagliarsi contro il primo cittadino mascalese ribadendo come “Messina dice bugie” e che “Si arroga un potere decisionale assoluto”.

E’ quanto in sostanza scrivono in un nuovo manifesto politico i consiglieri comunali mascalesi di opposizione Ernesto Pariti, Grazia Carota, Carmelo Caltabiano, Rosario Di Mauro, Orazio Mangano, Emanuele Nigrì, Veronica Musumeci, Calogero Galati,  Agata Cardillo ed Emanuele Previtera.

 “Luigi Messina, Il sindaco di Mascali, avrà pure qualche virtù ma non ha certo quella di dire la verità!

Luigi Messina – scrivono nel manifesto – avrà pensato che al grande onore ricevuto dai cittadini di Mascali  che lo hanno eletto sindaco  corrispondesse UN POTERE DECISIONALE ASSOLUTO. Infatti ha interpretato il suo ruolo fuori dagli schemi, pensando di poter fare tutto ciò che gli passasse per la testa senza dare conto a nessuno ma soprattutto alla legge!Ha agito in dispregio alle più basilari norme di buon senso, approvando delibere e dando mandato  di spendere e spandere senza nessun controllo.

Purtroppo come si dice dalle nostre parti “a squagghiata da nivi si vidunu i purtusa”, ed i buchi sono tanti, più delle buche nelle strade con tanta vegetazione spontanea, gestione dei rifiuti disastrosa, acquedotto incontrollato, apparato amministrativo allo sbando, voragini economiche, ecc.

Ma lui, Luigi Messina – scrivono ancora i 10 consiglieri– si ostina a dire che va tutto bene, si fanno le feste con patrocinio “gratuito”, va tutto bene…

Però, un giorno all’improvviso si sveglia dall’oblio e si accorge che il Comune non regge più il peso dell’inerzia di una amministrazione impreparata, distratta e incompetente a 360°. Si inventa cosi lo spauracchio del dissesto, “se non si approva il bilancio ci sarà il dissesto”.  Falso!

Il bilancio, si sappia, non si può approvare perché le spese effettuate dall’Amministrazione Messina sono maggiori delle entrate! La legge questo non lo ammette, qualunque buon padre di famiglia sa che non  può spendere più di quello che si guadagna. Lui lo ha fatto!

Ed ora – scrivono i consiglieri firmatari – se ne assuma la responsabilità.

I consiglieri comunali – precisa il documento– non hanno alcuna colpa, a differenza di quanto artificiosamente vada affermando il Sindaco Luigi Messina. L’opposizione da più di un anno ed in tutte le sedi deputate ha segnalato che il sistema Amministrativo del Sindaco Luigi Messina era improntato ad illegittime, allegre quanto inutili spese!

Tutto ciò è illustrato in maniera chiara e circostanziata nella delibera di Consiglio comunale n. 28 del 4 maggio 2017, dove vengono dettagliatamente elencate le motivazioni che hanno condotto al disastro economico finanziario del Comune di Mascali”.

Vedremo già dai prossimi consigli comunali quali saranno le mosse del sindaco Messina; l’incognita dell’approvazione del bilancio 2016, importante strumento finanziario per l’Ente; le posizioni dei consiglieri di opposizione, fermi nella decisione di non approvare lo schema di bilancio e quali saranno le sorti dell’Amministrazione Messina alla guida del’Ente mascalese da meno di due anni e soprattutto le sorti della cittadina mascalese al centro di dispute politiche e personali che di certo non le giovano.

 

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