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Catania, fermato in aeroporto pakistano con passaporto contraffatto

Catania, fermato in aeroporto pakistano con passaporto contraffatto

Nell’ambito delle misure finalizzate ad assicurare il regolare svolgimento del Vertice dei Capi di Stato e di Governo (G7), in programma a Taormina il 26 e 27 maggio, sono state attuate le procedure per il ripristino dei controlli alle Frontiere interne, in conformità con le previsioni del Regolamento (UE) 2016/399 a decorrere dal 10 e fino al 30 maggio.

L’eccezionalità del provvedimento è collegata all’attuale delicato scenario internazionale che richiede, altresì, l’intensificazione dei servizi finalizzati a potenziare la vigilanza ed i controlli documentali in area aeroportuale, non solo sui voli da e per Istanbul, Casablanca, Londra e Manchester, Iasi, Bucarest, già oggetto di mirate verifiche, ma anche sui voli dell’area Schengen come Barcellona, Atene, Malta, Parigi, Marsiglia.

L’elevata professionalità e l’implementazione dei servizi, volti ad assicurare un alto livello di sicurezza, hanno permesso alla Squadra di Polizia di Frontiera Aerea, nella giornata del 13 maggio u.s., di mettere a segno ancora un arresto.

In particolare, nel corso del controllo documentale nei confronti dei passeggeri in arrivo da Barcellona, si è proceduto all’arresto del cittadino pakistano Muhammad Shaabaz, cl. 1992, ritenuto responsabile del reato di cui all’art. 497 bis commi 1° e 2°, poiché esibiva un passaporto ordinario pakistano contraffatto.

Nel corso della medesima giornata, è stato denunciato a piede libero ai sensi dell’art. 5 comma 8 bis del T.U.286/98, il cittadino maliano D.M., in arrivo da Malta, poiché esibiva un permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Crotone verosimilmente contraffatto.

Gli operatori della Squadra Frontiera Aerea, anche in questo caso, a mezzo delle strumentazioni in dotazione, appuravano che il documento era contraffatto in più parti.

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