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Riposto, inaugurata la panchina rossa contro il femminicidio

Riposto, inaugurata la panchina rossa contro il femminicidio

E’ stata una cerimonia sobria e, al tempo stesso toccante, l’inaugurazione della panchina rossa contro il Femminicidio. Una iniziativa voluta dal consigliere comunale Carmelo D’Urso e pienamente condivisa dall’amministrazione comunale. Una panchina, quella sul lungomare di Riposto (via Duca del Mare) che non è solo un simbolo ma ha un valore fortemente sociale ricordando che la violenza colpisce tutti i giorni e dovunque e l’auspicio è che la presenza della panchina rossa costringa tutti a fermarci, a guardare, a non voltare la faccia dall’altra parte, a non dimenticare le donne vittime di violenza.

Alla manifestazione di questa mattina hanno preso parte il sindaco Enzo Caragliano, l’assessore alla Cultura, Gianfranco Pappalardo Fiumara, l’assessore alle Finanze Nella Casabella, il consigliere comunale Carmelo D’Urso, il comandante della Compagnia della Guardia di finanza di Riposto, Antonino Costa, il comandante della Guardia Costiera, TV Lucia Colì, la dirigente scolastica del Nautico di Riposto, Maria Catena Trovato.

Presenti  alla cerimonia Vera Squatrito, mamma di Giordana Di Stefano, uccisa dall’ex fidanzato con 48 coltellate il 7 ottobre del 2015 che quotidianamente trasforma il suo dolore in tenacia, per condurre una battaglia contro il Femminicidio e Giovanna Zizzo,  la cui figlia Laura di 12 anni è stata uccisa nel sonno dal padre. Entrambi hanno portato la propria testimonianza, attraverso un accorato appello rivolto in particolare alle nuove generazioni.

“Questa panchina rappresenta una carezza – afferma Giovanna Zizzo – rappresenta le nostre bambine, tutte quelle persone che non ci sono più. La panchina serve anche a sensibilizzare questi uomini che non hanno saputo amare e per dare voce a chi non può farlo più”. Sulla stessa linea, Vera Squatrito: “Attraverso le panchine per l’appunto diamo voce a quelle vittime le cui madri non hanno la forza di gridare non perchè non abbiano il dolore dentro ma semplicemente perché spesso l’omertà ci fa chiudere dentro. Occorre quindi gridare suscitando l’attenzione di tutti e delle istituzioni in particolare”.

“Una panchina rossa quella inaugurata oggi che ha un forte valore sociale – afferma il sindaco Enzo Caragliano – che ricordi le donne vittime del Femminicidio e che possa far riflettere, suscitare curiosità, far fermare un passante e indurlo alla riflessione su un tema che rappresenta, purtroppo, una drammatica piaga sociale”.

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