Giarre, dopo lo storico Raduno, perde anche la giornata di spiritualità dei gruppi di San Pio -
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Giarre, dopo lo storico Raduno, perde anche la giornata di spiritualità dei gruppi di San Pio

Giarre, dopo lo storico Raduno, perde anche la giornata di spiritualità dei gruppi di San Pio

Chi aspettava anche quest’anno a Giarre il consueto appuntamento del 25 aprile con la giornata di spiritualità dei gruppi di San Pio da Pietrelcina è rimasto deluso.

L’incontro non solo non si è tenuto, ma neanche si terrà i prossimi anni. Una decisione che, per chi ci teneva a questo appuntamento, è amara e che è stata presa dal Coordinamento diocesano dei gruppi di San Pio dopo avere fatto i conti con le proprie possibilità.

Come ci ha spiegato, infatti, la storia organizzatrice, Nerina Melita (nella foto a destra): «Tutto veniva finanziato attraverso la vendita di biglietti per un sorteggio di una statua di San Pio e di un’altra statua della Madonna. Ma, ultimamente, le persone non compravano più i biglietti come prima e gli stessi capigruppo hanno trovato sempre più difficoltà a venderne. D’altra parte, organizzare la giornata regionale aveva svariati costi per l’amplificazione, il biglietto aereo dei frati, i francobolli per spedire gli inviti…».

L’incontro annuale giarrese dei gruppi di San Pio era iniziato 43 anni fa, quando ancora sulla figura di Padre Pio non c’era il consenso che esiste negli ultimi anni. Un merito che persino il direttore spirituale del santo di Pietrelcina, padre Eusebio Notte, ha riconosciuto a Nerina Melita, impegnata per decenni, insieme al compianto coniuge Mario, nel diffondere la devozione al santo.

E in una dedica personale su di un libro, padre Eusebio attesta che i coniugi Rapisarda hanno creduto in padre Pio: «Quando i paladini di oggi brancolavano nel dubbio e nell’incredulità» e per questo ritiene che «il nome dei coniugi Rapisarda non debba essere dimenticato dalla storia». Il loro prodigarsi nel diffondere questa spiritualità, peraltro, non fu una loro personale iniziativa ma la risposta a un mandato di padre Pio stesso.

Se Giarre fu pioniera nella devozione a padre Pio e nell’organizzazione di un raduno dei gruppi dedicati al santo, come si ricorderà, negli ultimi anni, i padri Cappuccini avevano poi deciso di organizzare il raduno regionale a Siracusa. A Giarre si è continuato, comunque, a mantenere la tradizione di un incontro di respiro regionale ribattezzato “Giornata di spiritualità”.

Tuttavia, se l’incontro in grande giarrese non si terrà più, gli appuntamenti dei gruppi diocesani di San Pio si moltiplicano, anche se con numeri più contenuti. A Torre Archirafi dal 22 al 25 maggio sono in programma alcune giornate. A giugno si terrà un ritiro spirituale a Linguaglossa. A ottobre un’ulteriore incontro si terrà in occasione della festa della Madonna della Provvidenza a Macchia. In Avvento proseguirà il tradizionale appuntamento ad Acireale.

Senza alcuna polemica, la coordinatrice Nerina Melita, lo scorso 25 aprile, sulla sua pagina Facebook, in un post ha condensato il suo pensiero su questa lunga esperienza conclusa: «C’e’ un tempo per tutto – ha scritto -: per nascere, morire, gioire, amare, soffrire, scegliere, maturare, crescere. Una crescita nel corpo e nello spirito ed è proprio la crescita nello spirito che mi aiuta a superare i grandi dolori, le sofferenze, senza dimenticare e, come oggi 25 aprile 2017, mi fa guardare indietro e abbracciare i 42 anni del raduno, i bellissimi ricordi senza piangere, accarezzandoli e conservandoli nel mio cuore, fino a quando il Signore non mi chiamerà a far parte del suo regno. Il silenzio parla più di tante inutili parole».

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