Giarre, decine di impiegati comunali "cattivi pagatori" a loro insaputa. Il Comune "dimentica" di effettuare i versamenti -
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Giarre, decine di impiegati comunali “cattivi pagatori” a loro insaputa. Il Comune “dimentica” di effettuare i versamenti

Giarre, decine di impiegati comunali “cattivi pagatori” a loro insaputa. Il Comune “dimentica” di effettuare i versamenti

Per il vice sindaco e assessore al Bilancio Salvo Vitale, “è tutto sotto controllo”. Già, esattamente come per il Conto Consuntivo 2015. Del resto, a rimetterci, eventualmente, saranno quei dipendenti comunali che, loro malgrado, dallo scorso dicembre, risultano essere dei “cattivi pagatori”.

Decine di impiegati che hanno fatto richiesta della cessione del quinto del proprio stipendio, in favore di banche, istituti finanziari e previdenziali, rischiano infatti di essere iscritti nella black list degli insolventi.

La ragioneria dell’Ente comunale, dal mese di dicembre ad oggi, non avrebbe effettuato il versamento mensile di ogni singolo dipendente agli enti erogatori, nonostante le somme fossero state regolarmente trattenute in busta paga. Alcune finanziarie hanno preannunciato l’iscrizione nei sistemi di informazioni creditizie (Sic) compromettendo così la referenza nei confronti di banche e società finanziarie, considerata la cronica insolvenza, prolungatasi per diversi mesi.

Cattivi pagatori che, a causa della grave quanto inspiegabile negligenza del Comune – avendo accumulato ritardi nel rimborsare finanziamenti – potrebbero essere iscritti al database della Centrale Rischi (Crif), ovvero la banca dati in cui vengono registrate le informazioni relative alla richiesta e ai rimborsi dei finanziamento. Per valutare il profilo creditizio e quello di rischio nel momento in cui si richiede un prestito, le banche per l’appunto, attingono ai dati presenti nel Crif.

Alcuni dipendenti, preoccupati per le conseguenze derivanti – loro malgrado – dalle negative informazioni creditizie, si sono rivolti a qualche legale, nell’intento di chiarire la propria posizione evidenziando che il mancato pagamento è da imputarsi ad un errore dell’Ente comunale non dipeso dalla propria volontà.

Il vice sindaco e assessore alle Finanze Salvo Vitale, interpellato sulla delicata vicenda, quasi trasecola davanti alla grave mancanza dell’Ente, minimizzando l’accaduto, senza peraltro rivelare le ragioni che hanno provocato il mancato versamento delle somme agli enti erogatori per quei dipendenti che hanno stipulato un contratto di cessione del quinto, limitandosi ad affermare che “i dipendenti non corrono alcun pericolo. Si è trattato solo di un disguido interno. Sono stati predisposti i pagamenti e con essi anche le singole note nelle quali l’Ente comunale ribadisce che il dipendente comunale non ha alcuna colpa”.

Resta da capire cosa si intende per disguido. Chi ha sbagliato? E perché? A quanto ammonta esattamente la somma che il Comune non ha versato per diversi mesi, oltretutto, coincidenza, quando le casse del Comune erano quasi a zero? E giacchè è stato annunciato che il pagamento a banche e finanziarie è stato effettuato, la domanda sporge spontanea: da quali capitoli sono stati prelevati i denari?

Mario Previtera

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