Russo Calcio, un tempo soltanto non basta ed il Ganci vince -
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Russo Calcio, un tempo soltanto non basta ed il Ganci vince

Russo Calcio, un tempo soltanto non basta ed il Ganci vince

RUSSO CALCIO – GANCI 2-3
Marcatori: 44’ Belfiore, 6’st Napoli (rig.), 14’st Arcuri, 20’st Rizzo, 46’st Arcuri.

Russo Calcio: Cisterna, Crisafulli (25’st Pappalardo P.), Imbrogiano, Malaponti, Forzisi, Pappalarado S. Suman, Re (30’st Messina), Cartellone (37’st La Piana), Napoli, Belfiore A..
All.: Musumeci.
Ganci: Ilardi, Trapani, Cammarata, Flauto, Attinasi, Di Domenico, Arcuri (47’st Patti), Cipolla, Buchashivili, Sauro (11’st Blandito), Rizzo.
All.: Comito.
Arbitro: Ganci (Enna)
Note: espulso al 5’st Trapani per tocco di mani in area.

“Solo chi sogna può volare”, era scritto su uno striscione orgogliosamente esposto in una delle due tribune di un “Luigi Averna” gremito. E la Russo Calcio ha davvero sognato e volato alto per oltre 60 minuti.

Un volo fatto di assoluto predominio a centrocampo, due reti segnate e altre tre fallite per sfortuna ed imprecisione, tifo assordante e pensieri di gloria rivolti alla finale. Un volo che, come Icaro, si è interrotto per essere volati troppo in alto, vicino al sole della realtà.

Una realtà che ha vestito i colori del Ganci e, soprattutto, con il numero 7 sulla schiena. Arcuri ritornerà spesso negli incubi dei difensori della Russo Calcio, soprattutto per quello che ha fatto vedere nel secondo tempo.

Il secondo tempo, già. Perché, nei primi sessanta minuti di gioco in campo c’è stata solo la Russo Calcio. Sicura dei propri mezzi, padrona totale del centrocampo, micidiale in contropiede, capace di chiudere in un angolo il Ganci, capolista del proprio girone ma, come un pugile suonato, pronta a cadere sul tappeto.

Pronta a subire quel colpo del ko che, purtroppo per i ragazzi della Russo, non è mai arrivato. “Luigi Averna” gremito, dicevamo. Tutti i ragazzini delle giovanili della Russo, con genitori, amici, parenti ma anche curiosi, tifosi storici e ragazzi che hanno sentito la voglia di venire a vedere “la partita”. Quella che vale una stagione. Che potrebbe regalare un sogno…

Ed il sogno c’è stato. I ragazzi del mister Antonello Musumeci lo hanno davvero meritato sul campo. Sin dai primi minuti non contavano blasone e classifica. Contava la volontà e la voglia di vincere. E la Russo le aveva entrambe.

Al 10’ solo un intervento di testa di Cipolla all’incrocio destro dei pali ha negato la gioia della rete a Salvo Pappalardo su precisa girata di testa. E cosa dire, al 16’, Imbrogiano si invola sulla fascia, crossa al centro con Napoli che, in perfetta coordinazione, spedisce un bolide dal limite che solo la traversa riesce a fermare? Maledetta sfortuna!

Oppure, cosa è passato per la testa di Belfiore quando, al 21’ ed al 33’, prima Ilardi riesce ad anticiparlo e dopo, da pochi passi, il cross basso dalla destra di Napoli viene sì indirizzato verso la porta ma finisce di un soffio oltre il palo sinistro? Ancora sfortuna? Qualcuno, non avendo assistito alla partita, potrebbe dire: ed il Ganci?

Semplicemente… non c’era. Non esisteva. Non riusciva a reagire, a proporsi. Era suonato, chiuso in un angolo!

Ed al 44’ arriva il primo devastante gancio: solita azione d’attacco sulla fascia sinistra di Napoli, palla al centro per Belfiore, stop e controllo a liberare lo spazio per il tiro e palla che si insacca sul palo sinistro. Esplode letteralmente il “Luigi Averna”, diventa una bolgia. Il Ganci imbastisce la prima azione al 45’ (!) con Buchashivili che, in fuga centrale, viene fermato in scivolata da Pappalardo. Fine del primo tempo, la favola continua!

Inizia la ripresa ed i padroni di casa riprendono a volare. Il Ganci mostra segni di vitalità ma la Russo è ancora padrona del campo. E lo dimostra al 5’: azione di Napoli che sfoggia tutto il repertorio di finte e scatti, entra in area e conclude verso la porta, la palla viene bloccata da Trapani in scivolata ma il tocco di mani è evidente, rigore ed espulsione del difensore ospite.

Napoli spara una bordata sul palo destro, con Ilardi tuffatosi sul lato opposto. È l’apoteosi, il colpo del ko! Tutti pensano questo, il campo si incarica quasi subito di smentire il sentire comune.

In dieci uomini il Ganci si trasforma e, in pochi minuti, passa dal ruolo di “pugile suonato pronto al crollo” a quello di “valanga”. La Russo subisce il veemente ritorno degli ospiti, che sembrano essere con un uomo in più, anziché in inferiorità.

Prova ne è la rete del 2-1, arrivata al 14’: in area locale si accende una mischia convulsa ma nessun difensore riesce ad allontanare la palla, arriva Arcuri (assolutamente micidiale nel secondo tempo) che piazza la botta vincente alle spalle di Cisterna che arriva solo a sfiorare la palla.

Gli ospiti diventano sempre più padroni del campo e, in appena sei minuti, riportano la situazione in assoluta parità: azione di rimessa ospite, fuga sinistra di Arcuri, palla smistata al centro per Buchashivili, stop a saltare Malaponti e conclusione respinta corta sul palo destro da Cisterna, arriva da dietro Rizzo e piazza la palla in fondo alla rete.

Adesso è la Russo a subire i colpi dell’avversario, abile a sfruttare il contropiede, padrone del centrocampo e, soprattutto, con Arcuri in grado di far impazzire i difensori locali.

I centrocampisti della Russo pagano il grande dispendio di energie del primo tempo e non riescono più a fare da filtro alle offensive ospiti. Due spunti di Napoli, alla mezz’ora, vengono fermati dal fuorigioco, mentre le lancette sembrano avanzare troppo velocemente verso il 90’.

Anche un pareggio ci starebbe ma… il destino ha in serbo una beffa fin troppo atroce. Al 46’, ennesimo spunto offensivo di un Arcuri imprendibile che, sulla fascia destra, si libera di Imbrogiano, evita l’intervento di Malaponti, entra in area e piazza il diagonale della beffa sul palo opposto, dove Cisterna non può arrivare.

Il sogno finisce al 91’, ma applausi e complimenti sono davvero meritati per la Russo (clicca e leggi Russo Calcio: una bandiera che unisce Giarre e Riposto). Il volo è stato bello e meritato, il sogno resta lì. Ci si riproverà, si tornerà a volare. Ma il sapore amaro della beffa è davvero difficile da dimenticare tanto facilmente. Grazie comunque ragazzi, abbiamo sognato tutti assieme a voi!

Corrado Petralia

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