Depuratore Mascali, allarme del presidente Marletta: "Situazione insostenibile" -
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Depuratore Mascali, allarme del presidente Marletta: “Situazione insostenibile”

Depuratore Mascali, allarme del presidente Marletta: “Situazione insostenibile”

E’ un grido d’allarme quello lanciato dal presidente del consorzio di depurazione Giuseppe Marletta  in una nota trasmessa ai sindaci dei cinque Comuni  consorziati,  nella quale ribadisce la necessità di ripianare la situazione debitoria dei singoli Comuni consorziati che influisce pesantemente sul rendimento dell’impianto di depurazione di Sant’Anna, oltre che sull’attivazione delle procedure di affidamento della progettazione e dei lavori relativi alla realizzazione della linea di implementazione per il trattamento delle portate in esubero.

“Nonostante le rassicurazioni ricevute durante le ultime assemblee con i sindaci – osserva il presidente  Marletta – rimane insostenibile, a fronte di un quadro debitorio di quasi 2 milioni di euro”. Non solo.

“Le manutenzioni ordinarie allo stato sono limitate alle manovre che è possibile realizzare con il personale impegnato nell’impianto, mentre quelle straordinarie sono oramai interrotte da tempo. Le stesse forniture dei chemicals – rimarca il presidente Marletta – sono state contingentate e i servizi essenziali, come lo smaltimento dei fanghi, sono stati sospesi dalle aziende che vantano un credito.

La performance dell’impianto di depurazione ha raggiunto livelli inammissibili per il delicato servizio che il consorzio gestisce, al di sotto dei parametri di accettabilità degli scarichi. I rapporti periodici e le relative analisi dell’Arpa, fotografano in maniera drasticamente realista la situazione.

La stagione balneare,  ormai alle porte, considerato che le tempistiche per poter intervenire sull’efficienza dell’impianto sono sempre più ridotte, a meno di immediate rimesse nelle casse del Consorzio, appare definitivamente compromessa”.

Il presidente Marletta nella nota esprime la propria amarezza in relazione al fatto che a maggio prossimo è stata fissata l’udienza al Tar per il ricorso intrapreso dal Consorzio contro il diniego dell’autorizzazione allo scarico. Il legale che rappresenta il Consorzio era stato incaricato di conferire documentazione attestante precisi e seri segnali tesi a risolvere il problema dell’esubero delle portate.

“Confidavo di trasmettere le lettere di incarico per l’affidamento della progettazione – scrive Marletta – ma anche in questo caso non è pervenuto un solo euro da parte di alcun Comune consorziato, né tantomeno un atto deliberativo che almeno testimoniasse l’impegno delle somme destinate”.

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