Nodo ospedale di Giarre: rischi idrogeologici e sismici non contemplati -
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Nodo ospedale di Giarre: rischi idrogeologici e sismici non contemplati

Nodo ospedale di Giarre: rischi idrogeologici e sismici non contemplati

Esclusi dal novero delle località per le quali sono previsti ospedali di zona disagiata. E’ questo il verdetto che grava sui membri dell’utenza del comprensorio jonico-etneo a seguito dell’approvazione del piano di riordino della rete ospedaliera da parte della commissione sanità all’Ars, della giunta regionale e dei ministeri della Salute e dell’Ecomonia.

Bronte e Militello Val di Catania sono stati incardinati tra i siti che necessitano dell’ospedale di zona disagiata, così come Augusta, per via della presenza del polo petrolchimico, ha ottenuto il titolo di “zona a rischio ambientale”, funzionale al mantenimento del proprio presidio ospedaliero.

Giarre ed il suo distretto socio sanitario, assorbiti da una logica di “ospedali riuniti” protesa verso la conversione del nosocomio acese in un Dea di I livello, si ritrovano invece, pur rientrando nei parametri del decreto Balduzzi, ancora una volta penalizzati da criteri che inoltre non contemplano i rischi sismici e idrogeologici in virtù dei quali il territorio in questione potrebbe fruire di un presidio ospedaliero munito di pronto soccorso.

La popolazione di 87.000 anime che connota il distretto e che collima con i minimi standard di utenza necessari alla fruizione di un presidio ospedaliero di base (e dunque provvisto di pronto soccorso), non è l’unico requisito dell’area di Giarre non soppesato nella riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana.

Tra Giarre e San Leonardello, e per la precisione lungo la SS 114 che collega Giarre con Acireale, è riscontrabile un’attività di fagliazione superficiale, così come lungo l’autostrada A18 Catania-Messina, all’altezza di uno stabilimento alimentare, è individuabile una deformità ascrivibile a un movimento di faglia.

Per quanto concerne invece la sfera dei rischi idrogeologici, sono diversi i punti critici. Sebbene nella frazione di Santa Maria La Strada le “spinosità” in tal senso siano state mitigate da interventi tesi alla captazione delle acque meteoriche, permangono rischi connessi alle “fiumare” che, in caso di piogge torrenziali, arriverebbero dalla strada provinciale per Nunziata e dalla via Cutula.

Rischi idrogeologici sono riscontrabili anche in via Settembrini e a San Leonardello. In quest’ultima località, la ciriticità è individuabile nel punto in cui sorgono case prospicienti il torrente “San Leonardello”. Via Carini a San Giovanni Montebello, è un altro punto critico, poichè la strada si sviluppa sullo stesso livello del torrente “Tagliaborse”.

Determinato Angelo Larosa, presidente del comitato cittadino di Giarre, che lunedì, insieme agli studenti del territorio, raggiungerà Palermo, dove avverrà l’interlocuzione tra l’assessore alla sanità Baldo Guacciardi ed il sindaco di Giarre Angelo D’Anna, presumibilmente supportato dai sindaci del distretto socio-sanitario n° 17.

“L’assessore alla Salute Baldo Gucciardi ha specificato che le territorialità non saranno ignorate. Relativamente all’incontro che si terrà lunedì vogliamo far attenzionare tutte le situazioni particolari che convergono sul nostro territorio. Il ministero della salute ha esplicitato la necessità che si delineino delle politiche sensibili alle criticità di un territorio. Aggiungo che sembrerebbe che il ministero della salute abbia mosso dei rilievi in riferimento alla logica degli ospedali riuniti”.

Umberto Trovato

 

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