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Premio nazionale “Salva la tua lingua locale”: sono cinque i siciliani premiati

Premio nazionale “Salva la tua lingua locale”: sono cinque i siciliani premiati

Sono cinque i siciliani premiati nell’ambito della quarta edizione del Premio nazionale “Salva la tua lingua locale”, manifestazione organizzata dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, in collaborazione con Legautonomie Lazio, il Centro di documentazione per la poesia dialettale “Vincenzo Scarpellino”, il Centro Internazionale Eugenio Montale e l’Ong “Eip-Scuola Strumento di Pace”.  La cerimonia di premiazioni si è tenuta giovedì mattina, in una gremita sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma.

Complessivamente sono 550 gli elaborati ricevuti e 220 i partecipanti per le sei sezioni (prosa edita ed inedita; poesia edita ed inedita; musica e scuole) previste dall’ambito riconoscimento. Il premio ha  registrato anche l’adesione di oltre 40 istituti, in rappresentanza di sei regioni, con oltre 800 alunni coinvolti.

Sono tre i siciliani classificati fra i finalisti nella categoria poesia edita: Giuseppe Condorelli  di Valverde (“N’zuppilu n’zuppilu”), Marco Scalabrino (“Na farfalla mi vasau lu nasu”) e Gaetano Capuano di Agira  (“Milanesari”). Finalisti anche Pietro  Russo (poesia inedita) e  Raffaele Pisani (prosa inedita, in dialetto napoletano), mentre una menzione speciale è stata attribuita alla Pro Loco di Comiso  “per aver contribuito alla partecipazione degli autori e alla diffusione del Premio”.

Il Premio è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a dimostrazione della rilevanza nazionale dell’evento e del suo alto valore culturale.“Le lingue locali e i dialetti rappresentano un patrimonio culturale che accomuna tutti: salvarli significa tutelare l’identità culturale del nostro Paese, in fondo rappresentano il ‘Dna’ che ci lega al nostro territorio” ha sottolineato il presidente delle Pro Loco d’Italia, Antonino La Spina nel corso del suo intervento.

16486845_1319584254753885_2773316712511053699_o“L’interesse e la crescente partecipazione al premio, che anche in questa edizione ha ottenuto prestigiosi patrocini, ci inducono ad rafforzare la costante opera di salvaguardia dei dialetti e dalle lingue locali; azione nella quale rientrano la “Giornata nazionale del dialetto”, con oltre un centinaio di eventi organizzati dalle Pro Loco, e l’implementazione del canale “Memoria Immateriale” (su Youtube) che contiene oltre 1300 video rappresentando l’inventario on line delle tradizioni italiane” ha concluso La Spina.

“Sono molto soddisfatto dell’esito di questa edizione perché ancora una volta la qualità e la quantità di questa benemerita iniziativa è in crescita. Riscontriamo con piacere, inoltre, anche gli elaborati pervenuti da tutte le generazioni. La battaglia delle Pro Loco per salvare le lingua locali mi sembra stia proseguendo bene” ha commentato Pietro Gibellini, presidente della giuria del Premio Nazionale “Salva la tua lingua locale”.

Commosso e partecipato, inoltre, il ricordo che lo stesso Gibellini ha tributato, a nome di tutti gli organizzatori, all’insigne linguista Tullio De Mauro, presidente onorario del premio sino alla sua recente scomparsa, sottolineandone l’impegno a favore della lingua italiana e della salvaguardia dei dialetti.

“E’ un’iniziativa consolidata – ha sottolineato Bruno Manzi, presidente di Legautonomie Lazio – che ogni anno riscontra una partecipazione sempre più ampia. Rappresenta – continua – un tema di grande importanza per far conoscere tradizioni e proprie identità dei territori”.

La giuria del Premio Nazionale “Salva la tua lingua locale” è composta da Pietro Gibellini (Presidente), Ugo Vignuzzi, Franco Loi, Vincenzo Luciani, Luigi Manzi, Cosma Siani, Toni Cosenza. Gli elaborati dei vincitori e dei finalisti delle singole categorie sono stati raccolti in un’antologia che è stata distribuita durante la cerimonia. Il Premio ha ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Mibact e della Commissione nazionale UNESCO, dell’assessorato alla Crescita culturale del Comune di Roma.

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