Ritardi dei soccorsi nel Giarrese: l’on. Barbagallo presenta una interrogazione -
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Ritardi dei soccorsi nel Giarrese: l’on. Barbagallo presenta una interrogazione

Ritardi dei soccorsi nel Giarrese: l’on. Barbagallo presenta una interrogazione

In alcuni Comuni del versante orientale pedemontano dell’Etna si sono verificati, nell’ultimo periodo, gravissimi ritardi nei soccorsi del 118 che, a quanto pare, in un caso hanno indirettamente causato la morte di un cittadino.

Nello specifico, a Giarre e Riposto due persone, colpite da infarto, sono state raggiunte dai soccorritori del 118 con ritardo (nel caso di Riposto dopo oltre 40 minuti, rendendo purtroppo vano qualsiasi intervento medico).

Sul caso di Riposto (è morto un uomo di 50 anni) nei giorni scorsi è stata presentata anche una denuncia alla Procura di Catania da parte del Codacons.

In una interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore della Salute, il deputato zafferanese Alfio Barbagallo, punta l’attenzione su una preoccupante casistica.

“Esaminando lo status attuale dei presidi di pronto intervento dislocati nella zona jonica – si legge nella interrogazione di cui è il primo firmatario  –  si evince chiaramente l’assoluta carenza sia di personale che di mezzi nell’ambito del pronto intervento. Solo a titolo esemplificativo, a Santa Venerina, Acireale e Zafferana Etnea sulle ambulanze mancano i medici, mentre a Gravina di Catania, Pedara, Giarre e sempre a Santa Venerina e Zafferana Etnea non sono presenti gli infermieri.  Tale realtà – scrive l’on. Barbagallo – è in netto contrasto con quanto stabilito dalle norme in vigore che regolamentano la composizione del personale medico e paramedico a bordo delle ambulanze. A questa allarmante situazione occorre aggiungere la carenza di mezzi di soccorso, con ambulanze spesso spostate da un Comune all’altro per sostituire veicoli fermi per guasti meccanici”.

commisione-sanita-arsSecondo il deputato etneo Barbagallo “appare evidente che tale drammatica realtà ha come conseguenza una carenza sia nella tempistica che nella qualità degli interventi di soccorso, non certo imputabile alla grande professionalità del personale del 118 quanto alla politica dei tagli indiscriminati che il Governo regionale sta attuando in tutti i settori della sanità.

L’assenza di una vera pianificazione del servizio di primo intervento del 118 che si basi sulla reale conformazione geopolitica della Sicilia (numero abitanti serviti, distanza dagli ospedali, etc) e non sui costi evidentemente porta a drammatici eventi come quelli di Giarre e Riposto”.

Nell’interrogazione, con risposta scritta, il deputato Barbagallo, rivolgendosi al Presidente della Regione e  all’Assessore della Salute,  chiede di conoscere con urgenza “Quali iniziative si intendano adottare per potenziare il servizio di primo intervento 118 in Sicilia e, in particolar modo, nei Comuni della fascia orientale pedemontana dell’Etna; se non ritengano urgente ed improcrastinabile rivedere il sistema di distribuzione dei mezzi e del personale delle ambulanze, tenendo conto sia dell’utenza servita sia della conformazione del territorio, onde evitare che a pagarne le conseguenze in maniera tragica siano i cittadini siciliani, così come avvenuto a Giarre e Riposto”.

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