Blitz dei sindaci del Distretto di Giarre al Pronto Soccorso di Acireale. E adesso? -
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Blitz dei sindaci del Distretto di Giarre al Pronto Soccorso di Acireale. E adesso?

Blitz dei sindaci del Distretto di Giarre al Pronto Soccorso di Acireale. E adesso?

E’ durata poco meno di un’ora, ed iniziato alle 19 di questo pomeriggio (mercoledì), il sopralluogo dei sindaci del Distretto sanitario di Giarre presso il pronto soccorso dell’Ospedale Santa Venera e Santa Marta di Acireale.

Erano presenti il sindaco di Giarre, Angelo D’Anna, di Riposto, Enzo Caragliano, di Mascali, Luigi Messina, di Sant’Alfio, Pippo Nicotra, di Milo, Alfio Cosentino, di Piedimonte Etneo, Ignazio Puglisi, il vicesindaco di Castiglione di Sicilia, Concetto Stagnitta, il vicesindaco di Linguaglossa Nunzio Grasso, l’assessore Maria Siciliano di Fiumefreddo di Sicilia ed alcuni consiglieri comunali degli stessi Comuni.

L’obiettivo di questa visita “a sorpresa” è stato quello di verificare le condizioni in cui si trovano gli utenti una volta giunti presso il nosocomio acese.

I sindaci sono entrati al Pronto soccorso e la loro presenza non è chiaramente passata inosservata; hanno cominciato a dialogare con i pazienti presenti nel corridoio o in astanteria raccogliendo le loro lamentele.

Dopo pochi minuti è intervenuto un contrariato dott. Salvatore Scala, direttore medico del Presidio Ospedaliero, che ha mostrato tutto il suo disappunto per questa visita improvvisata dei sindaci e ne è nato un acceso scambio di battute con il sindaco di Mascali, Luigi Messina. Dopo alcuni minuti i primi cittadini hanno abbandonato il Pronto soccorso.

Tutti i sindaci hanno ribadito che le condizioni del Pronto soccorso acese siano inadeguate e non rispondenti al “fabbisogno” di sanità del comprensorio cui oggi l’Ospedale di Acireale è riferimento e pertanto ritengono indispensabile riaprire il Pronto soccorso giarrese.

Dopo questa sortita dei sindaci è necessario far sì che l’iniziativa odierna non rimanga un episodio isolato. Se veramente ci si vuole giocare questa carta con convinzione quella di oggi dovrebbe rappresentare l’inizio di un’azione tambureggiante, incalzante e determinata.

Non ci sono più i tempi per ulteriori attese, né per altre lettere. Ora più che mai è necessario prendere il “toro per le corna”, magari incontrando il Prefetto, andando a Palermo o chissà cos’altro. Se si vuole battagliare questa è la strada. Altrimenti sarà fuffa.

 

 

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