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Riposto, arrivano gli stipendi ma… restano le polemiche!

Riposto, arrivano gli stipendi ma… restano le polemiche!

Dovrebbe cessare già da oggi lo stato di agitazione dei dipendenti comunali ripostesi sorto a seguito della mancata retribuzione del mese di novembre da parte dell’Amministrazione comunale. Contattato, telefonicamente, ieri sera, il sindaco di Riposto, Enzo Caragliano, ha assicurato che già da stamattina i dipendenti possono riscuotere lo stipendio arretrato su anticipazione di cassa del Comune, avendo ricevuto lo stesso Primo cittadino rassicurazioni da parte della Regione dello stanziamento del 40% delle somme spettanti all’Ente per i mancati pagamenti degli articolisti che operano nel Comune marinaro retribuiti nei mesi scorsi con soldi comunali. L’Amministrazione comunale, con lo storno della fattura della nettezza urbana ha, di fatto, dato mandato alla tesoreria comunale di caricare gli stipendi dei dipendenti comunali.

«Ricordo – ha spiegato il sindaco Caragliano – che il Comune di Riposto ha 180 dipendenti, di cui 80 articolisti, che da sette mesi, non ricevendo lo stipendio da parte della Regione, sono stati pagati con i soldi del Comune, indebolendo le nostre casse. Considerato, però, che la Regione ci ha assicurato di avere già dato mandato per il saldo del 40% delle spettanze, da oggi gli stipendi sono riscuotibili».

Nonostante non sia pervenuta nessuna pubblicazione di decreto – conclude Caragliano – abbiano ottemperato in data odierna al pagamento degli emolumenti con nostre risorse, comprendendo il disagio patito dai dipendenti comunali. E’ chiaro che questi ritardi non sono imputabili a questa amministrazione e che i ritardati trasferimenti regionali avranno ricadute anche per il futuro. Faremo tutto il possibile perché non vi siano nuove sofferenze“.

Pur tra mille difficoltà – afferma l’assessore Nella Casabella – il Comune di Riposto è riuscito, come preannunciato, a pagare gli stipendi di novembre. Il ritardo è stato dovuto essenzialmente al tardivo concretizzarsi del saldo Tari. L’ente dovrebbe incassare da qui a fine anno Imu Tasi per 800 mila euro, acconto precari per 4oo mila euro, quota investimenti regionali 600mila euro, saldo fondo solidarietà 200mila euro. Purtroppo, però, tali trasferimenti tardano ad arrivare ed il Comune è in continua sofferenza. Inoltre i 400 mila euro che a giorni dovremmo ricevere dalla Regione, rappresentano solo il 40% di quanto anticipato dal Comune“.

Dubbiosi, tuttavia, restano gli stessi lavoratori che, nei giorni scorsi, hanno più volte fatto sentire al sindaco la loro voce. «Sono stati ben due gli incontri che i dipendenti hanno avuto col Primo cittadino per discutere il problema – spiega il consigliere comunale Ezio Raciti, capogruppo di “Futura Riposto” –, durante i quali il sindaco ha rassicurato i presenti sul corretto operato dell’amministrazione (5 dicembre 2016) adducendo la colpa ora alla Regione Siciliana, ora agli uffici interni che non avevano inviato per tempo i documenti all’organo preposto così come le richieste di pagamento dell’IMU e vari tributi comunali ai contribuenti, ora ad esigenze comunali quali il pagamento della fattura di settembre 2016 alla ditta incaricata della nettezza urbana poiché lui ci tiene all’immagine del comune che sia pulito. Peccato, però, – prosegue Raciti – che tali dichiarazioni siano state smentite in un secondo incontro (svoltosi il 6 dicembre u.s.) dai responsabili addetti. Ieri, intanto, i rappresentanti delle segreterie territoriali FP CGIL (Agliozzo), CISL FP (Coco) e UIL FPL (Passarello) hanno avanzato al Sindaco una richiesta formale di incontro per avere chiarimenti in merito alla mancata corresponsione. La soluzione, tuttavia – afferma Raciti –, doveva e poteva passare, a mio avviso, da scelte che la politica può operare. Se non si riesce a garantire il salario alle famiglie tutto il resto non ha senso, come non ha senso che il Consiglio affronti nessun altro argomento. I consiglieri comunali, il sindaco e gli assessori rinuncino ad ogni indennità fino a quando il problema non sarà risolto».

«Nel secondo incontro avuto col Sindaco – spiega l’ispettore superiore della Polizia locale, Salvo Iraci – il funzionario dell’ufficio del personale Montevergine, ha ampiamente smentito le parole del Primo cittadino, spiegando, dati alla mano, che era falso e strumentale quanto da lui dichiarato nella precedente riunione in quanto il suo ufficio aveva sollecitato, con due note inviate al Sindaco nell’arco temporale di un mese (ottobre e primi di novembre 2016) le esatte definizioni dell’assunzione di 7 contrattisti a tempo indeterminato con contratto part-time al 50%. Tali determinazioni, di pertinenza del potere politico, infatti, devono essere assunte dalla Giunta municipale e non dai funzionari, ma occorrono al funzionario per rideterminare la pianta organica e poter procedere alla previsione di spesa da inviare alla Regione Siciliana. Tali risposte sono pervenute in data 18/11/16 ed infatti, giorno 21/11/16 tutto l’incartamento è stato spedito alla Regione Siciliana, rispettando i tempi per l’inclusione nel finanziamento de quo. Giorno 6/12/16, poi, il Sindaco si recava a Palermo per chiedere notizie circa tale rifinanziamento e gli veniva riferito che la pratica era a posto, confermando la tesi del sig. Montevergine circa l’esattezza degli atti e che non sarebbe bastata la semplice richiesta di finanziamento senza che fossero inclusi i documenti esatti al centesimo sulla previsione di spesa. Inoltre – prosegue Iraci –, occorre chiarire che il capitolato d’onere nell’appalto della Rsu, adottato con delibera G.M. 122/2013 prevede: “omissis… resta tuttavia espressamente inteso che in nessun caso, ivi compreso il ritardo nei pagamenti dei corrispettivi dovuti, il gestore potrà sospendere la prestazione dei servizi e, comunque, delle attività previste nel contratto…omissis”. Considerato, poi, che dal momento che nel comune di Riposto non si sta effettuando la raccolta differenziata non occorreva ne era indispensabile, come, invece, affermato dal sindaco, pagare tale fattura. Oggi, intanto, il personale sarà presente al Consiglio comunale e chiederà l’interruzione dei lavori consiliari fino a che non saranno pagate le spettanze maturate».

Rosalba Azzarelli

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